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  • Venerdì 24 ottobre 2014

L’attentato nel Sinai

In Egitto un'esplosione a un checkpoint dell'esercito ha ucciso 31 persone: il presidente al-Sisi ha convocato una riunione di emergenza

Two Egyptian soldiers in their military position stand guard along the Egypt-Israel border seen from the Red Sea resort city of Eilat, southern Israel, Sunday, March 9, 2014. A senior security official in Egypt said a missile shipment seized by Israel last week was destined for militants in either the Sinai Peninsula or the Gaza Strip. (AP Photo/Ariel Schalit)
Two Egyptian soldiers in their military position stand guard along the Egypt-Israel border seen from the Red Sea resort city of Eilat, southern Israel, Sunday, March 9, 2014. A senior security official in Egypt said a missile shipment seized by Israel last week was destined for militants in either the Sinai Peninsula or the Gaza Strip. (AP Photo/Ariel Schalit)

Nel Nord del Sinai, in Egitto, un attentato ha provocato la morte di 31 persone. L’attacco è stato compiuto a un posto di controllo dell’esercito egiziano a Karm al-Qawadeis, a sud-ovest di Sheikh Zueid, ed è stato definito uno dei più violenti dalla deposizione del presidente Mohamed Morsi nel 2013. Secondo alcune testimonianze raccolte dall’agenzia Associated Press, si è trattato di un attacco suicida, nonostante ci siano anche notizie (ancora non confermate) dell’utilizzo di missili e di colpi di mortaio.

Un funzionario del ministero della Salute egiziano ha detto che “la maggior parte delle persone sono rimaste ferite seriamente”: il numero dei morti potrebbe aumentare nelle prossime ore. Secondo i giornali locali, il presidente dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio della difesa per discutere dell’attacco, che lui ha definito “un attacco terroristico”.