Come va il M5S a Livorno?

A oltre due mesi dalle elezioni vinte a sorpresa non c'è ancora la giunta completa, tra assessori nominati, sostituiti e scelti all'insaputa del sindaco (che però fa lo spiritoso)

Lo scorso 8 giugno alle elezioni comunali di Livorno è stato eletto sindaco al secondo turno Filippo Nogarin del Movimento 5 Stelle. Livorno non aveva mai avuto un sindaco che non fosse di sinistra e Nogarin ha vinto anche grazie alla crisi del PD cittadino e al sostegno ufficiale della Lega Nord e di Fratelli d’Italia-AN. Le cose però non stanno andando molto bene. A Bari, a Bergamo, a Modena e nelle altre città dove il sindaco è stato eletto l’8 giugno, le giunte sono state presentate e si sono insediate tra la metà di giugno e i primi giorni di luglio. A Livorno, arrivati alla fine di agosto, una giunta chiusa, completa e insediata non c’è ancora.

Una prima formazione della giunta è stata presentata ma incompleta: mancava – e manca ancora – un assessore al Bilancio. Ma anche altre nomine sono ancora al centro di sostituzioni e discussioni.

(Chi è Filippo Nogarin, il nuovo sindaco di Livorno)

A sole 24 ore dalla nomina di Simona Corradini come assessore alla Mobilità, per esempio, gli attivisti cittadini del Movimento 5 Stelle hanno inviato al sindaco una richiesta di sostituzione, motivandola con la presunta incompatibilità di Corradini con le regole e con i valori del partito: Corradini si era presentata alle elezioni nelle liste di un altro movimento. Nogarin ha accolto la richiesta e, come riporta il Tirreno, ha telefonato a Corradini dicendole: «Senti, mi dispiace, ho sbagliato. Qui rischia di scoppiare un casino, devo fare marcia indietro, non sarai più assessore. Puoi dimetterti oppure ti tolgo io il mandato».

A metà luglio sempre gli attivisti del Movimento 5 Stelle hanno presentato altre due richieste di sostituzione, nei confronti degli assessori alla Cultura (Serafino Fasulo) e all’Ambiente (Giovanni Giordani), motivandole col fatto che i due erano già stati candidati a precedenti elezioni amministrative con partiti diversi dal M5S. Una terza richiesta è stata presentata nei confronti dell’assessore all’Urbanistica Alessandro Aurigi, che «in quanto conclamato amico di Nogarin, rende criticabile e accusabile il M5S di non essere coerente con i propri principi».

In questi ultimi casi le richieste sono state accolte solo in parte, ma con una complicazione imprevista: la nomina o presunta tale di altri due assessori. Scrive il Tirreno:

Ci si aspettava un assessore e invece dal cilindro dell’amministrazione a Cinque Stelle ne sono sbucati due: al bilancio Gianni Lemmetti, classe 1969, nato a Pietrasanta e residente a Collodi, laureato in economia e commercio. E poi Paola Baldari, architetto livornese, 40 anni, che avrà la delega a piano strutturale ed edilizia privata, dimezzando o quasi svuotando quella di Alessandro Aurigi (che però rimane ufficialmente assessore all’urbanistica).

Le nomine sono inoltre avvenute in modo irrituale: sono state comunicate martedì 19 agosto non dal sindaco Nogarin, che è in vacanza, ma dal capogruppo del M5S Francesco Bastone agli altri capigruppo del comune. In un primo momento, al telefono, Nogarin si è dissociato dicendo di non saperne niente: «La nomina è di mia competenza, io sono in ferie e finora non l’ho fatta. La mail del nostro capogruppo? Ripeto: le nomine sono di mia competenza e io sono in vacanza». Poi nel pomeriggio ha precisato: «Il capogruppo ha solo anticipato alcuni passaggi sulla ridistribuzione delle deleghe che appena rientrerò dalle ferie formalizzerò». Delle mail ci sono poi due diverse versioni: nella prima – inviata durante la notte – si parlava di Paola Baldari come assessore all’Urbanistica al posto di Aurigi, nella seconda – inviata la mattina – si precisava che Aurigi restava all’Urbanistica e che a Baldari venivano affidate le deleghe all’edilizia privata e al piano strutturale.

In tutto questo confuso guaio, Nogarin ha pubblicato questo selfie dalle vacanze:

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