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  • Martedì 27 maggio 2014

Cosa sta succedendo a Donetsk

Arrivano notizie confuse – e fotografie terribili – dalla città dell'est dell'Ucraina dove da ieri ci sono scontri tra l'esercito e i miliziani filo-russi: si parla di 40 morti

A pro-Russian gunman walks on a sheet stained with the blood of those killed in clashes with Ukrainian government forces around the airport outside a city morgue in Donetsk, Ukraine, Tuesday, May 27, 2014. The eastern city of Donetsk was in turmoil Tuesday a day after government forces used fighter jets to stop pro-Russia separatists from taking over the airport. Dozens were reported killed and the mayor went on television to urge residents to stay indoors. (AP Photo/Vadim Ghirda)
A pro-Russian gunman walks on a sheet stained with the blood of those killed in clashes with Ukrainian government forces around the airport outside a city morgue in Donetsk, Ukraine, Tuesday, May 27, 2014. The eastern city of Donetsk was in turmoil Tuesday a day after government forces used fighter jets to stop pro-Russia separatists from taking over the airport. Dozens were reported killed and the mayor went on television to urge residents to stay indoors. (AP Photo/Vadim Ghirda)

Dalla mattina di lunedì 26 maggio l’esercito ucraino e un gruppo di separatisti filo-russi stanno combattendo intorno all’aeroporto internazionale di Donetsk, nel sud est dell’Ucraina. Oggi diverse fonti hanno riportato la notizia che almeno 35 miliziani filo-russi sarebbero morti durante i combattimenti, che sembrerebbero essere ancora in corso anche se con minor intensità rispetto a ieri.

Donetsk

Gli scontri sono cominciati intorno alle 3 di mattina del 26 maggio, poco dopo la fine delle elezioni presidenziali ucraine, quando un gruppo di miliziani filo-russi che fanno riferimento all’autodichiarata “Repubblica Popolare di Donetsk” (DNR) aveva cercato di prendere il controllo dell’aeroporto che si trova appena fuori dalla città, cacciando i soldati dell’esercito ucraino che erano di guardia e prendendo posizione con diversi uomini dentro e intorno all’aeroporto.

L’esercito ucraino nel pomeriggio del 26 maggio ha avviato un’operazione per cercare di riprendere il controllo dell’aeroporto: aerei da guerra e diversi elicotteri hanno attaccato i filo-russi. Nel pomeriggio, secondo alcune fonti, gli scontri si sarebbero estesi anche alla stazione ferroviaria di Donetsk, che è stata evacuata e chiusa per alcune ore. Gli scontri a fuoco non hanno raggiunto il centro della città, tuttavia nelle vicinanze della stazione un civile – secondo il Kyiv Post un custode del parcheggio della stazione – è stato ucciso da un proiettile vagante.

Da lunedì pomeriggio le vie d’accesso all’aeroporto sono state chiuse dalla polizia ucraina. I giornalisti presenti in città, ucraini e stranieri, hanno raccontato gli scontri da una certa distanza e senza poter verificare esattamente quello che stava succedendo. Anche gli inviati dell’OCSE a Donetsk sono irraggiungibili da ieri sera, come ha confermato l’agenzia stessa.

Dalla mattina di martedì hanno cominciato a circolare notizie sulla morte di circa 40 persone che sono state identificate come miliziani filo-russi: inizialmente la notizia è stata data dall’agenzia di stampa AFP, che citava una dichiarazione del sindaco di Donetsk. Successivamente diversi giornalisti hanno twittato fotografie di cadaveri scattate all’obitorio di Donetsk:

Il numero dei morti non è stato confermato da nessuna fonte ufficiale, come ha scritto il New York Times: «I ribelli pro-russi hanno detto che più di 50 dei loro soldati sono stati uccisi. Il sindaco di Donetsk ha parlato di 40 morti, che includevano due civili. Un corrispondente di Reuters ha detto di aver contato 20 cadaveri di soldati in una stanza dell’obitorio di Donetsk». Non è ancora chiaro come siano morte queste persone. Reuters ha detto che alcuni giornalisti hanno visto sulla strada che va da Donetsk all’aeroporto i resti di almeno due furgoni simili a quelli usati dai filo-russi per trasportare i soldati. Secondo Reuters i furgoni erano crivellati di colpi e coperti di sangue. Secondo il Kiyv Post uno dei due furgoni distrutti sarebbe stato colpito e distrutto da un colpo di artiglieria.

Non è chiaro nemmeno quale sia la situazione all’aeroporto ora. Il Washington Post ha scritto che questa mattina Denis Pushilin, leader del gruppo di separatisti che ha proclamato l’indipendenza della Repubblica popolare di Donetsk, ha detto che l’aeroporto della città era ancora sotto il controllo dei separatisti; Vladyslav Seleznyov, portavoce del governo ucraino responsabile per le operazioni antiterrorismo, ha detto invece che l’esercito lo aveva riconquistato, stando a quanto dice Reuters.

Aggiornamento alle 21.45
È da poco online un video che mostra le condizioni dell’aeroporto dopo gli scontri. L’aeroporto appare molto danneggiato, e deserto.