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  • Lunedì 23 settembre 2013

I Fratelli Musulmani in Egitto ora sono illegali

Un tribunale del Cairo ha vietato tutte le attività del movimento e ha ordinato il sequestro di beni e fondi

Supporters of Egypt's ousted Islamist president Mohamed Morsi hold his portrait and flash a four finger symbol, known as "Rabaa", which means four in Arabic, to remember those killed in the crackdown on the Rabaa al-Adawiya protest camp in Cairo earlier in the year, as they take part in a demonstration against the military on September 20, 2013 along the seafront in the northern coastal city of Alexandria. Egypt's army-backed authorities arrested the spokesman of the Muslim Brotherhood on September 17 and froze the assets of other Islamists, in a new blow to deposed president Mohamed Morsi's supporters. AFP PHOTO / STR (Photo credit should read -/AFP/Getty Images)
Supporters of Egypt's ousted Islamist president Mohamed Morsi hold his portrait and flash a four finger symbol, known as "Rabaa", which means four in Arabic, to remember those killed in the crackdown on the Rabaa al-Adawiya protest camp in Cairo earlier in the year, as they take part in a demonstration against the military on September 20, 2013 along the seafront in the northern coastal city of Alexandria. Egypt's army-backed authorities arrested the spokesman of the Muslim Brotherhood on September 17 and froze the assets of other Islamists, in a new blow to deposed president Mohamed Morsi's supporters. AFP PHOTO / STR (Photo credit should read -/AFP/Getty Images)

Lunedì il tribunale per gli affari urgenti del Cairo, in Egitto, ha vietato «tutte le attività dell’organizzazione dei Fratelli Musulmani, del gruppo che ne deriva e della sua ong». Di fatto verranno bandite tutte le istituzioni affiliate e che cooperano con il movimento, le cui attività sono a questo punto considerate illegali. Il tribunale ha anche ordinato al governo di sequestrare e congelare il denaro dei Fratelli Musulmani, gli edifici posseduti ed eventuali fondi.

Il tribunale era stato chiamato a esprimersi sullo status legale dei Fratelli Musulmani dal partito di sinistra Tagammu, che ha accusato il movimento di essere composto da «terroristi» e di «sfruttare la religione negli slogan politici». Dopo la deposizione del presidente Mohammed Morsi, sostenuto dai Fratelli Musulmani, e la sospensione della costituzione da lui promossa nel 2012, la legalità del movimento è stata messa in discussione dall’esercito e sia il tribunale che il ministro per la Solidarietà sociale Ahmed al-Borai sono stati chiamati a prendere una decisione in proposito. Sempre dopo la deposizione di Morsi, il governo militare del generale Abdel Fattah al Sisi ha portato avanti una dura repressione del movimento: molti suoi esponenti di rilievo, tra cui il capo Mohammed Badie, sono stati arrestati con l’accusa di incitare le violenze, mentre centinaia di sostenitori dell’ex presidente sono stati uccisi e feriti durante scontri con la polizia.

Il tribunale non ha reso note le basi legali su cui si basa la decisione, e non è ancora chiaro se il divieto si applicherà anche alle associazioni di beneficenza e alle scuole vicine al movimento. Non è la prima volta che i Fratelli Musulmani vengono dichiarati illegali in Egitto: lo sono stati per la maggior parte degli 85 anni della loro esistenza, fino alla caduta del regime di Hosni Mubarak nel 2011.

Foto: Una manifestazione a sostegno dell’ex presidente Mohammed Morsi al Cairo. (AFP/Getty Images)