• Mondo
  • Sabato 10 agosto 2013

I delfini morti negli Stati Uniti

Sulla costa orientale, soprattutto in Virginia: nel mese di luglio sono stati più di 120 e la causa potrebbe essere un virus

Sarah Rose, right, with the Virginia Aquarium Stranding Response Team, prepares for a necropsy on a dead dolphin at the Virginia Aquarium Marine Animal Care Center, in Virginia Beach, Va., on Aug. 6, 2013. One-hundred dolphin corpses have washed ashore this year in Virginia, dozens more than the typical yearlong toll. The century mark was reached over the weekend. Most years, about 65 dead dolphins are found in the surf. Marine biologists say dolphin strandings historically peak in May and June. In July, however, 44 dolphins were found dead. Most were discovered in the southern part of the Chesapeake Bay. Delaware and Maryland have also seen an uptick in dolphin deaths. (AP Photo/The Virginian-Pilot,L. Todd Spencer) MAGS OUT MBI
Sarah Rose, right, with the Virginia Aquarium Stranding Response Team, prepares for a necropsy on a dead dolphin at the Virginia Aquarium Marine Animal Care Center, in Virginia Beach, Va., on Aug. 6, 2013. One-hundred dolphin corpses have washed ashore this year in Virginia, dozens more than the typical yearlong toll. The century mark was reached over the weekend. Most years, about 65 dead dolphins are found in the surf. Marine biologists say dolphin strandings historically peak in May and June. In July, however, 44 dolphins were found dead. Most were discovered in the southern part of the Chesapeake Bay. Delaware and Maryland have also seen an uptick in dolphin deaths. (AP Photo/The Virginian-Pilot,L. Todd Spencer) MAGS OUT MBI

Dall’inizio del mese di luglio, sulla costa orientale degli Stati Uniti tra gli stati della Virginia e di New York, ci sono stati almeno 124 casi di delfini arenati. Secondo i funzionari federali del National Marine Fisheries Service si tratta di un numero molto più alto del normale: il tasso di mortalità dei delfini è stato sette volte superiore rispetto a quanto capita di solito nelle stesse zone nel mese di luglio.

La maggior parte dei delfini trovati morti sono esemplari maschi e si sono arenati nella Baia di Chesapeake, in Virginia. Avevano varie dimensioni ed erano di età diverse. Sulla loro morte è stata aperta un’indagine federale: Teri Rowles, scienziata marina del National Marine Fisheries, ha spiegato che più di uno, tra i delfini che si sono arenati, sembra aver contratto una forma di morbillo conosciuta come Morbillivirus. Questo tipo d’infezione era stata riscontrata anche in altri animali marini trovati morti quest’anno, ma quanto successo nell’ultima settimana (in cui sono stati trovati morti 35 delfini) rappresenta secondo gli scienziati un’«accelerazione anomala». Per fare un paragone, nel 1991 i delfini morti a causa di questo tipo d’infezione erano stati 60 in tutto l’anno.

C’è il rischio, ha detto Rowles, che si sia formato un focolaio di Morbillivirus, che si diffuse nella zona tra la Florida e il New Jersey anche nel 1987 e nel 1988, quando morirono più di 740 delfini. La contrazione di questo virus può essere causata, scrive National Geographic, dalla fioritura di alghe nocive, dall’inquinamento delle acque e dalla presenza di prodotti chimici. In alcuni dei casi analizzati nel Centro sull’arenamento dei mammiferi marini di Brigantine, nel New Jersey, è stato scoperto che alcuni delfini sono morti a causa della polmonite, che – spiega sempre National Geographic – colpisce frequentemente gli animali con il sistema immunitario indebolito da un virus.

L’indagine federale e le analisi degli scienziati serviranno comunque a verificare se c’è il rischio che si formi un focolaio del Morbillivirus. Sarebbe difficile arginare la diffusione: è impossibile vaccinare tutta la popolazione di delfini che si trova lungo la costa orientale, ha spiegato Teri Rowles, dato che nel tratto di mare compreso tra il North Carolina e lo stato di New York vivono circa 20 mila delfini.

Foto: AP Photo/The Virginian-Pilot, L. Todd Spencer