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  • Martedì 4 dicembre 2012

In Irlanda del Nord si litiga sulla bandiera

Ieri la città di Belfast ha deciso di esporre la Union Jack solo in alcuni giorni della settimana, 15 poliziotti sono rimasti feriti negli scontri fuori dal municipio

Loyalists hold the British flag inside the grounds of Belfast City Hall, Northern Ireland, Monday, Dec. 3, 2012.
Two security staff at the hall were also injured. Separately, trouble broke out on the Lower Newtownards Road in east Belfast. The trouble broke out after the council voted to fly the flag only on 15 designated days during the year. The decision marks a change to the current policy by which the flag is displayed outside the building 365 days a year, but the council’s decision has angered many loyalists. (AP Photo/Peter Morrison

Loyalists hold the British flag inside the grounds of Belfast City Hall, Northern Ireland, Monday, Dec. 3, 2012.
Two security staff at the hall were also injured. Separately, trouble broke out on the Lower Newtownards Road in east Belfast. The trouble broke out after the council voted to fly the flag only on 15 designated days during the year. The decision marks a change to the current policy by which the flag is displayed outside the building 365 days a year, but the council’s decision has angered many loyalists. (AP Photo/Peter Morrison

Circa 15 poliziotti sono rimasti feriti durante le proteste di lunedì sera davanti alla sede del municipio di Belfast, in Irlanda del Nord. I disordini sono iniziati dopo che i consiglieri comunali hanno votato a favore della mozione che stabilisce giorni precisi in cui la bandiera del Regno Unito (Union Jack) potrà sventolare sui pennoni del municipio, sull’Ulster Hall e sul Duncrue Complex, due edifici di proprietà del comune. Quasi un migliaio di unionisti stavano aspettando l’esito del voto quando alcuni di loro hanno sfondato i cancelli posti sul retro della struttura, riuscendo ad entrare nell’edificio della City Hall.

Fino alla decisione di lunedì sera, la Union Jack è stata esposta ogni giorno dell’anno sul palazzo municipale di Belfast, sin dalla sua inaugurazione nel 1906. Il partito repubblicano Sinn Féin (letteralmente “noi stessi in lingua irlandese) e il Partito Socialdemocratico e Laburista (SDLP) da tempo promuovono una campagna per mantenere una bandiera neutrale, o nessuna, spiegando che una decisione in tal senso creerebbe una condizione di uguaglianza e di equilibrio per tutti. A novembre i due partiti avevano presentato una mozione che era passata all’esame del Comitato Risorse Strategiche e Politiche (Strategic and Policy Resources Committee) del Belfast City Council che era stata approvata con 11 voti a favore e 9 contrari. La ratifica ufficiale della proposta era stata poi rimandata alla votazione di ieri sera.

La proposta che alla fine è passata, con 29 voti a favore e 21 contrari, è stata quella presentata dell’Alliance Party, che rappresenta un po’ la terza via politica in Irlanda del Nord grazie alla sua posizione trasversale rispetto alle due opposte identità culturali, e che ha cercato di trovare una mediazione proponendo una regolamentazione dell’esposizione della bandiera solo in determinati giorni dell’anno. Il Partito Unionista Democratico (DUP) e il Partito Unionista dell’Ulster (UUP) hanno accusato i nazionalisti di aver esplicitamente attaccato la loro identità culturale e di avere per questo motivo provocato direttamente le proteste di ieri. Gli altri partiti al contrario hanno attaccato DUP e UUP accusandoli di aver fomentato le violenze.

La questione della bandiera rappresenta da sempre un problema culturale ed emotivo in Irlanda del Nord e un motivo di scontro tra nazionalisti e unionisti (o lealisti), ovvero tra chi si riconosce soltanto nella cultura irlandese e chi promuove il mantenimento e il rafforzamento dei legami politici e culturali tra l’Irlanda e la Gran Bretagna. La popolazione irlandese, a seconda delle proprie radici, può riconoscersi in diverse bandiere.

Gli unionisti si identificano essenzialmente con l’Union Jack, la bandiera del Regno Unito e l’unica bandiera ufficialmente riconosciuta in Irlanda del Nord, che comprende le bandiere di ogni singolo stato membro, con un disegno composto dalla Croce di San Giorgio (Inghilterra), la Croce di Sant’Andrea (Scozia) e la Croce di San Patrizio (Irlanda). Gli unionisti si identificano anche con la Ulster Banner, detta anche la “bandiera della mano rossa”, che fu la bandiera ufficiale dal 1953 al 1972, anno in cui il parlamento dell’Irlanda del Nord venne sospeso e Londra abolì l’autogoverno e riprese in mano il governo della provincia in seguito ai violentissimi scontri di quell’anno sfociati nella Bloody Sunday: il 30 gennaio 1972 l’esercito britannico aprì il fuoco su una folla di manifestanti uccidendo 13 persone.

I nazionalisti e i repubblicani si identificano invece nel tricolore della Repubblica d’Irlanda, i cui colori, secondo un’interpretazione comune, rappresentano la cultura gaelica (il verde), la comunità unionista (l’arancione) e la pace tra le due fazioni (il bianco). Le altre bandiere con cui si identificano i nazionalisti sono la Leinster flag, che rappresenta un’arpa dorata su sfondo verde e fu usata per rappresentare l’Irlanda unita sotto il dominio britannico, e la Sunburst flag (cioè “bandiera del sole che esplode”), molto utilizzata dai gruppi repubblicani.