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  • Lunedì 13 agosto 2012

Atleti in fuga

Cinque pugili camerunensi hanno detto di voler restare in Inghilterra, due loro connazionali non si trovano più, tre sudanesi hanno chiesto asilo politico

Mohammed Arjaoui (L) of Morocco trades punches with Blaise Yepmou Mendouo (R) of Cameroon during their round of 16 Super-heavyweight (+91kg) boxing match of the London 2012 Olympics at the ExCel Arena August 1, 2012 in London. Arjaoui was awarded a 15-6 points decision. AFP PHOTO / Jack GUEZ (Photo credit should read JACK GUEZ/AFP/GettyImages)
Mohammed Arjaoui (L) of Morocco trades punches with Blaise Yepmou Mendouo (R) of Cameroon during their round of 16 Super-heavyweight (+91kg) boxing match of the London 2012 Olympics at the ExCel Arena August 1, 2012 in London. Arjaoui was awarded a 15-6 points decision. AFP PHOTO / Jack GUEZ (Photo credit should read JACK GUEZ/AFP/GettyImages)

Cinque dei sette atleti camerunesi che hanno disertato la loro delegazione olimpica domenica 5 agosto si sono fatti intervistare da un giornalista della BBC a Londra, in un posto non meglio precisato, e hanno detto di non avere intenzione di tornare in Camerun. Thomas Essomba, Christian Donfack Adjoufack, Abdon Mewoli, Blaise Yepmou Mendouo e Serge Ambomo, cinque pugili, sono stati eliminati nella prima settimana di gare, poi sono scappati dal villaggio olimpico.

La prima atleta camerunense a lasciare il villaggio olimpico è stata Drusile Ngako, la riserva del portiere della squadra di calcio femminile il 26 luglio, il giorno prima dell’inizio dei Giochi. L’atleta si è allontanata dalla città di Coventry, dove la sue compagne si stavano allenando per la partita contro la Nuova Zelanda. Dopo di lei è scomparso il nuotatore 21enne Paul Ekane Edingue, che ha lasciato la sua stanza al villaggio olimpico completamente vuota. I cinque pugili, invece, hanno detto a BBC di essere fuggiti dopo aver ricevuto minacce da alcuni membri della delegazione del Camerun e dopo aver saputo che i bonus economici promessi loro erano stati dimezzati. David Ojong, il capo della delegazione del Cameroon a Londra 2012, ha detto invece che la loro fuga dipende soltanto da motivi economici e che non c’è stata alcuna minaccia.

I cinque dicono di voler rimanere a Londra, dove credono di poter avere maggiori opportunità per la loro carriera sportiva e per avere una situazione economica. «Se torniamo in Camerun non potremo più praticare questo sport», ha detto Thomas Essomba. Dicono che le autorità locali non credono in loro e che le strutture sportive del paese sono in cattive condizioni. Ora sono in cerca di uno sponsor che possa offrire loro un contratto, allo scopo di potersi mantenere e rimanere in Inghilterra. «Vogliamo diventare professionisti», hanno detto.

Non è la prima volta che atleti camerunensi disertano la loro delegazione alle Olimpiadi: ai Giochi di Atlanta 1996 ne erano fuggiti dodici. Tutti gli atleti in gara alle Olimpiadi di Londra 2012 hanno un particolare tipo di visto che permette loro di restare legalmente in Gran Bretagna fino all’otto novembre. Per questo motivo i funzionari del Camerun non possono prendere provvedimenti nei loro confronti, almeno fino alla data di scadenza del visto.

L’ufficio immigrazione britannico ha fatto sapere che fino a oggi nessuno dei sette atleti ha chiesto asilo politico alla Gran Bretagna. Anche atleti di altre nazioni hanno disertato la loro delegazione in queste Olimpiadi: prima della cerimonia inaugurale del 27 luglio l’ambasciata del Sudan di Londra aveva confermato che tre atleti erano fuggiti e avevano fatto richiesta di asilo politico alla polizia britannica.

Foto: Mohammed Arjaoui, pugile del Morocco e Blaise Yepmou Mendouo, pugile del Cameroon, 1 agosto 2012  (JACK GUEZ/AFP/GettyImages)