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  • Mercoledì 7 dicembre 2011

La situazione a Mosca

Gorbaciov ha chiesto che si ripetano le elezioni, mentre si organizzano nuove proteste per oggi e soprattutto per sabato

Mikhail Gorbaciov, l’ultimo segretario generale del partito comunista sovietico ha dichiarato a Interfax (una celebre agenzia di stampa russa non governativa con sede a Mosca) che le elezioni non si sono svolte regolarmente e che dovrebbero essere ripetute. La dichiarazione arriva mentre continuano a Mosca le proteste contro i risultati delle elezioni legislative dello scorso 4 dicembre. L’atmosfera nella città rimane tesa, secondo l’agenzia di stampa tedesca in lingua inglese Deutsche Welle, che riporta voci secondo cui sarebbero stati arrestati anche alcuni giornalisti. La presenza della polizia è massiccia, con strade e piazze nel centro di Mosca chiuse al traffico o presidiate dalle forze dell’ordine. Gli organizzatori della protesta prevista per oggi, dice la CNN, si aspettano la partecipazione di circa 2.000 persone.

Altre 14.000 persone hanno già aderito attraverso Facebook a una manifestazione indetta per sabato a Mosca, numeri che non si vedono nella capitale russa da molti anni. La protesta viene organizzata attraverso i social network e i manifestanti si ritroveranno in piazza della Rivoluzione, a poche decine di metri dal Cremlino. Lo stesso giorno si dovrebbero tenere manifestazioni anche in decine di altre città in tutta la Russia.

Le proteste continuano in Russia, e in particolare a Mosca, da lunedì 5 dicembre, dopo che sono stati resi pubblici i risultati delle ultime elezioni legislative. I risultati ufficiali hanno mostrato un deciso calo dei consensi per il partito di Vladimir Putin Russia Unita, che è riuscito comunque ad assicurarsi per pochi seggi la maggioranza assoluta della camera dei deputati russa, la Duma, e ha raccolto il 49,7 per cento dei voti. I manifestanti hanno protestato contro brogli e irregolarità nelle elezioni che sono stati rilevati anche dalla principale organizzazione internazionale che ha monitorato il voto, l’OCSE, secondo cui ci sono state “frequenti manipolazioni” durante le procedure di conteggio dei voti.

Le manifestazioni più partecipate sono state quelle di lunedì scorso a Mosca, che l’agenzia di stampa statale RIA Novosti ha descritto come la più grande protesta contro il governo da molti anni e a cui hanno preso parte circa 5.000 persone. Martedì hanno partecipato alcune centinaia di persone, ma la polizia ha risposto disperdendo i manifestanti e effettuando almeno 800 arresti tra Mosca, San Pietroburgo e altre città del paese.

L’attuale primo ministro Vladimir Putin ha risposto promettendo cambiamenti anche all’interno del suo governo, e ha detto che il calo dei consensi è fisiologico per un partito che ha governato così a lungo. I principali media del paese, e in particolare le televisioni, saldamente filogovernative, hanno dato pochissimo spazio alle manifestazioni di protesta degli ultimi giorni, dando spazio soprattutto alle diverse manifestazioni di supporto al governo che si sono tenute nella capitale e che, secondo la polizia, hanno visto la partecipazione di circa 8.000 persone.

foto: AP Photo/Alexander Zemlianichenko, File