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  • Martedì 10 maggio 2011

Memphis resiste alla piena

Le foto della più grande città del Tennessee alle prese con le acque del Mississippi, mai così alte dagli anni Trenta

Flood waters from the Mississippi River encroach on Mud Island and parts of downtown Memphis, Tenn., Monday, May 9, 2011. The Mississippi crept toward the highest level ever in the river city, flooding pockets of low-lying neighborhoods and forcing hundreds from their homes, though the water was not threatening the music heartland's most recognizable landmarks, from Graceland to Beale Street. (AP Photo/Danny Johnston)
Flood waters from the Mississippi River encroach on Mud Island and parts of downtown Memphis, Tenn., Monday, May 9, 2011. The Mississippi crept toward the highest level ever in the river city, flooding pockets of low-lying neighborhoods and forcing hundreds from their homes, though the water was not threatening the music heartland's most recognizable landmarks, from Graceland to Beale Street. (AP Photo/Danny Johnston)

Questa notte le acque del fiume Mississippi, negli Stati Uniti, hanno raggiunto il massimo livello dagli anni Trenta, costringendo la città di Memphis a evacuare circa 400 persone per timore di una piena. L’innalzamento di livello non è arrivato in modo inaspettato: negli ultimi giorni il fiume si è notevolmente ingrossato a causa delle forti piogge e dello scioglimento della neve, allagando alcuni quartieri. Le autorità avevano previsto che tra lunedì sera e martedì mattina il fiume avrebbe raggiunto i 14,6 metri di altezza, 4 metri in più del livello normale. Nel centro della città il fiume, di solito largo meno di un chilometro, aveva raggiunto la larghezza di quasi 5 chilometri. Il record di altezza del Mississippi è di 14,8 metri, raggiunto nel febbraio del 1937 durante una delle peggiori inondazioni della storia degli Stati Uniti.

Gli ingegneri militari hanno detto che il sistema di dighe di Memphis e gli argini lungo il fiume dovrebbero reggere all’impatto impedendo gravi allagamenti e danni alla città. Inoltre sono stati preparati circa 20 mila sacchi di sabbia per tentare di fermare la piena qualora gli argini dovessero cedere. Sempre allo scopo di alleggerire il carico d’acqua del Mississippi ieri, per la decima volta in ottant’anni, è stata aperta la diga Bonnet Carre a Norco, in Louisiana. Le autorità hanno messo in guardia gli abitanti dalla possibile comparsa di topi e serpenti, che potrebbero cercare riparo dall’acqua su un terreno più elevato.

Negli ultimi giorni i poliziotti hanno avvertito i residenti di 1300 case lungo il fiume, per invitarli a spostarsi in zone più alte e sicure. Oltre 400 persone sono state accolte nei rifugi e i poliziotti hanno aumentato la loro presenza nelle zone evacuate per impedire i saccheggi. Graceland, dove si trova la villa di Elvis Presley, e Beale Street, dichiarata dal Congresso degli Stati Uniti la “casa del blues”, sono fuori pericolo. Negli ultimi giorni molte zone negli Stati Uniti del Sud sono state allagate dalla piena del fiume Mississippi e dei suoi affluenti, in particolare in Arkansas, Tennessee, Missouri, il Mississippi, l’Illinois e Louisiana. Lo stato più colpito fino a questo momento è l’Arkansas, dove gli inondazioni hanno ucciso tre persone.