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  • Martedì 12 aprile 2011

La sporca dozzina

Newsweek fa l'elenco dei comandanti talebani più pericolosi e attivi tra Afghanistan e Pakistan

Newsweek questa settimana ha fatto un elenco dei comandanti talebani più pericolosi, molto attivi ma meno conosciuti rispetto ai leader di cui si sente sempre parlare. La strategia generale è sempre nelle mani dei soliti noti: Abdul Qayyum Zakir, l’ex detenuto di Guantanamo che dirige le operazioni militari dei talebani; Sirajuddin Haqqani, che gestisce la sua personale milizia militare nell’est dell’Afghanistan; e il mujahedin Gulbuddin Hekmatyar, che nelle montagne tra Pakistan e Afghanistan è a capo di una milizia meno numerosa delle altre ma meglio organizzata. A condurre davvero le operazioni sul campo però c’è un gruppo di dodici luogotenenti potenti e agguerriti, che hanno orchestrato alcuni degli attacchi più sanguinosi e violenti degli ultimi anni.

Maulvi Hassan Rahmani
Nessun altro leader talebano è così vicino al mullah Omar quanto lui. Ha fama di essere moto bravo nella gestione delle questioni amministrative e finanziarie, nonché a trovare nuove reclute. Di lui si dice che sia in grado di risolvere qualsiasi cosa, una specie di Mr. Wolf.

Maulvi Abdul Rauf Khadim
Era stato a capo delle forze speciali del mullah Omar in Afghanistan fino all’11 settembre. Catturato e portato a Guantanamo poco dopo la caduta del regime dei talebani, è stato liberato nel 2007. Aveva detto che sarebbe andato a trovare la sua famiglia e che avrebbe rispettato gli arresti domiciliari, invece è subito scappato in Pakistan dove oggi è diventato il governatore ombra della provincia meridionale dell’Uruzgan. Di lui si dice che sarà uno dei leader più importanti in futuro.

Maulvi Abdul Kabir
Ha svolto un ruolo determinante quando si è trattato di far ripartire la guerriglia nell’Afghanistan orientale dopo il crollo del regime talebano. Ora è a capo di un gruppo armato nel Peshawar e da lì dirige le attività nell’est del paese. Ottimo amministratore di soldi, uomini e armi, è un comandante molto brutale. Si dice sia stato lui a commissionare l’attentato suicida che lo scorso febbraio ha ucciso oltre quaranta persone a Jalalabad.

Mullah Abdul Razaq Akhund
È conosciuto per essere il governatore ombra di Kandahar ed è uno dei leader talebani più ricercati dal governo americano. Lo scorso febbraio i suoi uomini hanno lanciato un attacco frontale contro il quartier generale della polizia di Kandahar, uccidendo diciassette persone. Nei mesi scorsi ha anche assassinato il vicegovernatore della provincia. Era il capo della polizia del mullah Omar durante il regime talebano.

Qari Baryal
Molto legato a Kabir, ha portato la guerriglia pericolosamente vicino a Kabul. Tiene due giornalisti francesi in ostaggio dal 2008. È riuscito ad aprire un corridoio tra Pakistan e Afghanistan attraverso Kapisa.


Maulvi Ishmael
Noto soprattutto per le sue imboscate, era a capo del consiglio militare – la Quetta Shura – durante gli ultimi anni del regime dei talebani. Ha guadagnato svariati milioni di dollari grazie ai sequestri e altrettanti assicurando trasferimenti sicuri ai vari veicoli delle forze militari afghane sull’autostrada che porta a Zabul.

Maulvi Gul Mohammad
È uno dei comandanti più importanti del nord dell’Afghanistan e si dedica prevalentemente al reclutamento e alla “importazione” di kamikaze dal Pakistan. Durante l’invasione dell’Afghanistan del 2001 riuscì a sfuggire a una retata dell’esercito americano in cui molti talebani morirono o furono catturati. Da allora, ha messo in piedi una milizia nel nord del paese di cui fa parte anche un gruppo di guerriglieri ceceni e uzbeki.

Sheik Dost Mohammad
Non c’è nessun altro comandante talebano che può vantare di avere ucciso così tanti americani quanto lui. Nei remoti territori del Kunar e del Nuristan, i suoi uomini hanno sferrato alcuni dei più sanguinosi attacchi contro le forze militari americane. Di etnia Pashi (una tribù minoritaria dell’Afghanistan che sostiene di discendere da Alessandro Magno), nei dvd che pubblicizzano la jihad  è sempre in sella a un cavallo bianco nelle montagne afghane.

Amir Khan Muttaqi
Ex portavoce ed ex ministro dell’educazione e dell’informazione del mullah Omar, gestisce la macchina della propaganda talebana. Ha migliorato e ampliato il numero di giornali, riviste, siti e produzioni video che vengono distribuite in DVD.

Hakimullah Mehsud
È il principale comandante talebano di origine pakistana. Di lui si sa che ha addestrato nel Waziristan del sud l’uomo che tentò di far esplodere una bomba a Times Square e quello che nel 2009 uccise sette agenti CIA a Camp Chapman. Ha una grande ammirazione per Osama bin Laden: «Anche se dovesse arrivare nel mezzo della notte», ha detto in uno dei suoi video più recenti «ci metteremmo a lavorare con lui subito».

Mullah Noor (Toofan) Jamal
Fino a pochi anni fa era solo il mullah di un villaggio povero del Pakistan, ora invece è uno dei comandanti talebani più temuti del paese. È capo di uno stato parallelo, con tribunali, polizia, esattori nella provincia dell’Orakzai. È apparso in molti video in cui fa bella mostra della brutalità delle sue punizioni: decapitazioni di uomini accusati di essere spie, lapidazioni di donne accusate di adulterio, fustigazioni.

Hafiz Gul Bahadur
Molto vicino a Haqqani, la sua base è nel Nord del Waziristan. Nel suo campo ospita spesso anche uomini di al Qaida e addestra guerriglieri e attentatori suicidi. Il suo gruppo è uno dei più bersagliati dagli attacchi condotti dai droni americani. «Senza il suo sostegno non saremmo così forti», ha detto a Newsweek un comandante dei talebani in Afghanistan. «Circa la metà dei combattenti che attraversano il confine dal Pakistan per combattere con noi sono mandati da lui».