domenica 27 Febbraio 2022

Via dalla carta va bene

Il quotidiano britannico The Independent ha annunciato questa settimana di aver chiuso il 2021 con il bilancio in attivo per il quinto anno consecutivo: ovvero da quando nel marzo 2016 ha interrotto le pubblicazioni della sua edizione cartacea, passando completamente al digitale. I profitti dell’ultimo anno fiscale (chiuso a ottobre 2021) sono stati i più alti di sempre: 5,5 milioni di sterline (6,54 milioni di euro), in crescita del 103 per cento rispetto a un anno fa e ricavi aumentati del 36%: 41,2 milioni di sterline. L’Independent basa il suo modello di business sulla pubblicità, su un paywall solo parziale, con contenuti riservati agli utenti “premium”, sugli abbonamenti digitali alla “Daily Edition” (il giornale nella versione che veniva stampata) in vendita a un costo annuale di 150 sterline (178 euro) e su forti investimenti sui mercati esteri. Più del 50 per cento degli utenti del sito arrivano ormai da paesi diversi da quello britannico. Il giornale era stato fondato nel 1986 da tre ex giornalisti del Daily Telegraph e oggi è di proprietà dell’imprenditore russo Alexander Lebedev, uno dei cosiddetti “oligarchi”, ex ufficiale del KGB, che possiede anche il tabloid gratuito Evening Standard: negli ultimi anni ha lanciato edizioni asiatiche, in spagnolo, arabo, urdu e persiano, le ultime tre frutto di una ricca collaborazione con un’azienda saudita. Nel comunicare i dati l’Independent ha indicato di volersi espandere nel mercato statunitense, di lavorare per una maggiore profilazione dei propri utenti, anche per prepararsi al cambio delle normative sul tracciamento dei dati, raccogliendoli autonomamente. Il presidente della società ha detto a Bloomberg di progetti di acquisizioni o fusioni prossime.

Charlie è la newsletter del Post sui giornali e sull'informazione, puoi riceverla gratuitamente ogni domenica mattina iscrivendoti qui.