domenica 13 Aprile 2025

Vecchi i lettori, vecchi i giornalisti

Il Corriere della Sera ha pubblicato martedì un “comunicato sindacale” firmato dai propri giornalisti e giornaliste che contestava i modi irregolari con cui il quotidiano userebbe i pensionati: è previsto e consueto che i giornalisti andati in pensione possano firmare ancora degli articoli, ma secondo il comunicato il Corriere invece assegnerebbe loro mansioni giornalistiche più estese, a scapito della crescita e dell’assunzione di giornalisti giovani o precari.

Le giornaliste e i giornalisti del Corriere riconoscono le competenze dei colleghi pensionati maturate in tanti anni di esperienza, ma ritengono che il loro impiego debba essere circoscritto e che non possano in alcun modo sostituire il ruolo dei redattori e degli inviati.

Purtroppo, l’esperienza quotidiana racconta un’altra storia: alcuni colleghi ormai in pensione mantengono gli account e hanno accesso al sistema editoriale (e non solo per inviare gli articoli come prevede l’accordo Fieg-Fnsi), hanno partecipato alle attività di redazione e alle riunioni operative, in alcuni casi sono stati addirittura ripetutamente indicati come «inviati» sulle pagine del giornale, in altri partecipano d’abitudine alle conferenze stampa di enti e istituzioni. Questa situazione non solo contravviene alle regole, ma evidenzia un problema più ampio: il ricorso eccessivo ai giornalisti in quiescenza sta sottraendo spazio e risorse a investimenti necessari per il futuro della testata e rischia di precludere la crescita di nuove indispensabili competenze, la realizzazione dei percorsi di carriera interni e delle legittime aspirazioni dei giornalisti dipendenti nonché il naturale e necessario percorso verso il ricambio generazionale di un giornale che non intende retrocedere nella sua posizione di leadership nel Paese”.

Al fondo del comunicato, direttore ed editore hanno risposto insieme così:

” Il Direttore, di intesa con l’Editore, precisa che l’utilizzo dei collaboratori al «Corriere della Sera» avviene nel rispetto del Contratto e nella logica della valorizzazione delle competenze e delle qualità professionali.
Il percorso di investimento sui giovani e sui percorsi di carriera è testimoniata dalla assunzione di 66 redattori dal 2016 a oggi, che rappresenta un investimento senza uguali in nessun’altra azienda editoriale”.

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