domenica 4 Settembre 2022

Un’altra crisi del giornalismo

I giornalisti del gruppo editoriale Reach, il più grande del Regno Unito, sono “in agitazione” da alcune settimane per l’indisponibilità dell’azienda ad aumenti e adeguamenti degli stipendi; stipendi che – secondo diversi articoli che ne hanno parlato – “ormai rendono i giornalisti protagonisti delle stesse storie di cui scrivono” quando raccontano delle difficoltà con il costo della vita per molti cittadini britannici. Molti giornalisti di Reach – che pubblica i tre tabloid Daily Mirror Daily Express Daily Star , e più di duecento quotidiani locali, anche in Irlanda – hanno una paga inferiore a quella media nazionale e che va dalle 21mila alle 24mila sterline annue: l’azienda ha offerto un aumento del 3% che è stato giudicato inaccettabile dal maggiore sindacato che rappresenta i giornalisti, i cui aderenti hanno abbandonato il lavoro mercoledì, annunciando diverse giornate di sciopero e limitazione del lavoro da martedì 13 settembre, con rischi per la pubblicazione dei quotidiani.
Un altro aspetto della questione indicato da diversi commentatori, è la contraddizione tra la linea editoriale conservatrice e antisindacale del Daily Express e le attuali adesioni alle rivendicazioni sindacali da parte dei suoi giornalisti che di quella linea sono abitualmente esecutori.

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