domenica 26 Marzo 2023

“Un gracile segno positivo”

L’azienda del Sole 24 Ore ha comunicato di avere chiuso il 2022 in utile, per la prima volta dopo quattoridici anni. Il “risultato netto è positivo per 0,5 milioni”, una cifra esigua ma molto significativa se paragonata alla perdita di ancora 21 milioni dell’anno precedente. Il miglioramento si deve soprattutto ad attività diverse da quelle del giornale (ma naturalmente la testata contribuisce in maniera indiretta ai risultati del brand e alla promozione delle altre attività), spiega il comunicato, ma c’è comunque un aumento dei ricavi pubblicitari.

“In particolare, nel 2022 i ricavi pubblicitari sono in crescita di 2,6 milioni di euro (+2,9% rispetto al precedente esercizio) e sono pari a 90,8 milioni di euro; i ricavi editoriali diminuiscono di 2,3 milioni di euro (-2,3% da 100,9 milioni di euro del 2021 a 98,6 milioni di euro del 2022) principalmente per la contrazione dei ricavi generati dalla vendita dei prodotti cartacei; gli altri ricavi registrano una crescita di 7,7 milioni di euro (+53,4% da 14,4 milioni di euro del 2021 a 22,1 milioni di euro del 2022), principalmente grazie ai maggiori ricavi dell’area Cultura e dei prodotti più innovativi dell’area Servizi Professionali e Formazione”.

L’amministratrice delegata ha celebrato estesamente i risultati, spingendo il Comitato di redazione a ricordare – in un comunicato pubblicato sul giornale sabato – che i risultati stessi si devono anche a una cospicura riduzione di costi e persone e ad auspicare che questa non prosegua.

“E tuttavia non possiamo non ricordare che il passaggio a un gracile segno positivo è stato ottenuto anche grazie ad anni di taglio del costo del lavoro, compresi il 2022 e il 2023, in tutte le sue forme, strutturali, con i prepensionamenti, e temporanee (queste ultime in realtà ormai in corso da molto tempo), con la cassa integrazione e i contratti di solidarietà. Misure che hanno investito tutto il personale del gruppo.
Della comunicazione della nuova amministratrice delegata vogliamo sottolineare l’avvenuto “cambio di passo” e ci auguriamo che sia finalmente conclusa la stagione dei tagli per tornare a un confronto sindacale vero, concentrato su investimenti e prospettive di crescita per il business caratteristico, l’informazione”.

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