domenica 9 Luglio 2023

Sugli specchi

In più di un’occasione, negli anni passati, la Federal Trade Commission americana aveva accolto le lamentele degli utenti e invitato con crescente insistenza i giornali online (e altri servizi online in abbonamento) a facilitare le pratiche di cancellazione degli abbonamenti. Negli Stati Uniti, come in Italia e in altri paesi, gli editori costruiscono delle pratiche per facilitare al massimo la registrazione e il pagamento e al contempo per ostacolare le disdette o anche semplicemente gli annullamenti dei rinnovi automatici: “click to subscribe, call to cancel”, dicono gli americani, per indicare appunto la sproporzione di impegno e difficoltà tra l’una e l’altra cosa.

Giovedì il Wall Street Journal ha descritto le opposizioni da parte di un ente che rappresenta editori e inserzionisti, secondo il quale facilitare le pratiche di cancellazione porterebbe a spaesamenti ed errori da parte degli abbonati, che sarebbero troppo abituati al sistema presente per saperne gestire efficamente uno diverso. Le obiezioni della “News/Media Alliance” sostengono che ci potrebbero essere cancellazioni accidentali col rischio di perdere servizi essenziali e preziosi.

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