domenica 6 Luglio 2025

So’ greche

Un articolo in prima pagina sul Foglio di venerdì è tornato a diffondere ipotesi di vendita del gruppo editoriale GEDI (che possiede i quotidiani Repubblica Stampa, tra le altre cose) e di una peculiare prospettiva greca: ma lo stesso articolo sembrava attribuire pochissima consistenza alla prospettiva stessa.

“La ricerca del partner internazionale è un puro fiore all’occhiello per Exor? Non del tutto, Elkann ha favorito l’accordo con OpenAI, una “partnership strategica” per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, aprendosi alla nuova frontiera dell’informazione. Ma è difficile per un gruppo estero entrare in modo così evidente nel mondo chiuso dei media italiani. E non è all’orizzonte nemmeno una operazione simile a quella tedesca con lo storico gruppo Springer, che ha ceduto al fondo americano Kkr gli annunci e le attività collegate, per mantenere nelle mani della famiglia i giornali bandiera Bild e  Welt. Ma in Germania la crisi della stampa è meno pesante: nella patria di Gutenberg giornali e libri tengono ancora”.

L’evocazione della ricerca di un compratore ha comunque messo in allarme le redazioni delle testate del gruppo GEDI, che hanno pubblicato già venerdì (e sabato sui quotidiani) un breve comunicato preoccupato.

“Con una nota del portavoce di Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, che controlla il gruppo editoriale Gedi, interviene oggi sulle ripetute e insistenti indiscrezioni di una trattativa avanzata per la cessione del gruppo. La sua precisazione però non rassicura affatto i giornalisti di Repubblica, La Stampa, Gedivisual, Huffington post, Radio Deejay, Radio Capital e Sentinella del Canavese.
Sostenere infatti che “in questi anni non è stato dato seguito a numerose manifestazioni di interesse” è un fatto che non smentisce che, allo stato, non vi siano trattative in corso.
Il Coordinamento dei comitati di redazione delle testate Gedi chiede pertanto alla proprietà una chiara assunzione di responsabilità sul reale interesse a cedere in tutto o in parte testate Gedi e a disimpegnarsi da un gruppo editoriale che rappresenta un pilastro del sistema democratico di informazione in questo Paese”.

Charlie è la newsletter del Post sui giornali e sull'informazione, puoi riceverla gratuitamente ogni domenica mattina iscrivendoti qui.