domenica 17 Luglio 2022

Si comincia con una newsletter

La newsletter aperta nel 2018 da Carola Frediani – giornalista di precoci attenzioni sui cambiamenti digitali – che si chiama Guerre di Rete si occupa di sicurezza informatica e privacy online. In questi anni ha raccolto un buon seguito proprio perché ha occupato stabilmente una nicchia poco presidiata: oggi ha più di 11mila iscritti ed è spesso citata come fonte da giornali generalisti e siti specializzati. Dopo tre anni di newsletter gratuita, all’inizio del 2021 lanciò una campagna di donazioni da parte dei lettori per sostenere il progetto, provare ad ampliarlo nel tempo e mantenere i contenuti aperti a tutti. L’obiettivo della campagna era di 5mila euro, ne arrivarono più di 14mila da 565 donatori diversi. Il successo di quelle donazioni ha accelerato i progetti di espansione della newsletter: a marzo di quest’anno è nato un sito di notizie, chiamato sempre Guerre di Rete , dalla collaborazione tra Frediani e un gruppo indipendente di professionisti del settore della cybersicurezza, Cyber Saiyan. È un sito che raccoglie articoli di approfondimento sugli stessi temi della newsletter, scritti da una serie di collaboratori specializzati e retribuiti. Frediani spiega che l’obiettivo è garantire un’informazione di qualità «su argomenti generalmente trattati male in Italia» e anche valorizzare giornalisti esperti che in altre redazioni non hanno molto spazio. Secondo Frediani uno dei problemi principali è che quando le notizie di cybersicurezza toccano anche un altro argomento, per esempio l’economia, nelle redazioni si tende ad assegnarle a chi si occupa di economia, ma magari non ha altrettante competenze sulla cybersicurezza. Al momento la frequenza di pubblicazione su Guerre di Rete è più o meno di un articolo di approfondimento a settimana (oltre alla newsletter di Frediani). Il sito si mantiene interamente con i soldi raccolti grazie a un altro giro di donazioni, a cui avevano partecipato amici dei fondatori, tutti professionisti e appassionati del settore interessati a sostenere questo genere di progetto (più una parte delle donazioni che aveva raccolto Frediani nel 2021). A settembre Frediani e gli altri fondatori decideranno se continuare a puntare su crowdfunding occasionali o se cercare di individuare una strategia di finanziamento più a lungo termine, per ampliare progressivamente il sito e i suoi contenuti.

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