domenica 17 Settembre 2023

Ross Douthat

Il settimanale americano New Yorker ha pubblicato un esteso ritratto di Ross Douthat, un importante opinionista conservatore che scrive sul New York Times dal 2009 di religione, morale, politica e società. Secondo il New Yorker Douthat rappresenta una sorta di eccezione rispetto ad altri giornalisti o autori conservatori ospitati sul quotidiano, che ha invece un orientamento e dei lettori prevalentemente progressisti: Douthat è capace di farsi leggere anche da questa maggioranza di lettori e non solo da quelli più in sintonia con le sue opinioni. Nei suoi articoli emerge una forma di fondamentalismo religioso ma Douthat, che ha 43 anni, appare anche curioso, e non solo preoccupato, dal declino della fede nella vita americana. A livello politico si definisce pro-vita, pro-famiglia e populista ma è distante e scettico rispetto a Donald Trump. La sua rubrica sul New York Times, oltre a distaccarsi dal sostegno per Trump, è spesso critica verso il Partito Repubblicano e non ha idee fanatiche sui vaccini; questo lo rende un autore credibile pur in questa posizione di dissenso anche quando si schiera contro l’aborto o contro la legalizzazione dei matrimoni gay. Douthat ha preso anche posizioni nette e contrarie sul fatto che uno stato laico possa rendere più semplice l’eutanasia, e si oppone agli sforzi di maggiore trasparenza di Papa Francesco e di liberalizzazione nella Chiesa, soprattutto per quanto riguarda il divorzio e la possibilità di sposarsi nuovamente dopo il divorzio. Il punto di vista di Douthat può essere interessante perché in alcuni suoi commenti espone la difficoltà dei giornali, e dell’informazione in generale, di riuscire a raggiungere e dialogare con persone molto diffidenti rispetto alle istituzioni: soprattutto con chi ha posizioni cospirazioniste e complottiste e chi è vicino a Trump. Sono persone che per Douthat richiedono un’attenzione giornalistica diversa e che difficilmente decideranno di informarsi imponendo loro «una quarantena intellettuale, sorvegliata dal fact-checking dei media e dalle dichiarazioni di esperti autorevoli».

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