domenica 25 Giugno 2023

Problemi che forse non lo sono

Un articolo del sito Fast Company – una rivista americana di tecnologia e imprese, assai precoce e vivace nei primi anni della new economy – ha contestato un luogo comune diffuso intorno alle inserzioni pubblicitarie sui giornali (e in passato raccolto anche da questa newsletter). L’articolo propone alle aziende di tornare a dedicare maggiori investimenti pubblicitari verso i giornali, considerandoli una parte dei propri impegni “ESG” (Environmental, social and corporate governance): e nell’argomentare sostiene che non siano fondati i timori di rischi per le aziende che associno i propri brand o prodotti a notizie e storie gravi e drammatiche, perché i lettori dei giornali sarebbero mediamente “evoluti” e attenti abbastanza da non percepirne disagi, e anzi saprebbero apprezzare la presenza di quei brand in contesti di buona informazione (una ricerca citata sostiene che i lettori diano maggiore fiducia alle inserzioni nelle pagine delle notizie più importanti piuttosto che quelle prossime alle storie più leggere).

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