domenica 27 Luglio 2025

Portaerei che non lo erano

Invece questa è una diversa categoria di errori che compare spesso sui giornali italiani: quella delle traduzioni sbagliate rispetto alle fonti originali della notizia, che sono aumentate da quando le redazioni si affidano ai servizi di traduzione automatica.

La scorsa settimana molte testate italiane hanno riferito con grande allarme di “navi russe nel Mediterraneo”. Trascuriamo la mancanza di misura dell’allarmismo, in particolare nei titoli, anche qui. Ma molti di questi articoli citavano tra queste navi una o più portaerei. E il fatto è che la marina militare russa non possiede portaerei in grado di navigare: la sola esistente è ferma da un pezzo per riparazioni e ammodernamento nei cantieri di Murmansk. Quindi ovviamente non c’è nessuna portaerei russa nel Mediterraneo (e sia la “notizia” che l’errore non sono nuovi).

La spiegazione più realistica dell’errore è quella che permette di capire due funzionamenti delle redazioni. Uno è quello per cui lo sbaglio di una prima fonte viene ripreso senza verifiche da tantissimi altri (in questo caso può essere stata l’agenzia Ansa, o chissà). L’altro è quello per cui ci si affida appunto a sistemi di traduzione automatica delle fonti non italiane: e in questo caso la “notizia” era stata data da fonti ucraine in inglese con un termine (“carrier”) che il servizio di traduzione di Google sbaglia a tradurre, introducendo delle portaerei dove non ci sono.

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