domenica 28 Novembre 2021

Piccole piraterie

La gran parte dei siti di news e giornali che offrono abbonamenti ai loro contenuti (che siano quelli del sito o dell’edizione digitale del giornale cartaceo) impone dei limiti al numero di apparecchi mobili che possono beneficiare dell’abbonamento che è stato pagato, per impedire che un account sia usato da più persone; oppure da troppe persone non paganti, quando l’abbonamento consente che un gruppo familiare usi lo stesso account. Di solito questo limite è tra i tre e i cinque “device”, ma ci sono abbonamenti aziendali che offrono limiti maggiori.

Ciò nonostante, esistono servizi online di condivisione di abbonamenti di ogni genere – streaming video e audio soprattutto, non solo – su cui vengono offerte anche le condivisioni di abbonamenti ai giornali entro questi limiti, chiedendo in cambio una quota dell’abbonamento, o comunque una cifra minore di quella che chiedono i siti relativi: in sostanza, chi paga un abbonamento lo mette a disposizione di altre persone chiedendo una quota del prezzo. La proposta viola quasi sempre le condizioni contrattuali, ma la dispersione di tante piccole violazioni e l’uso di una piattaforma intermedia rendono molto difficile perseguirla. Alcuni di questi servizi, tra l’altro, sono stati promossi in articoli sugli stessi giornali che vengono ingannati da queste offerte.

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