domenica 24 Settembre 2023

Pagare per non far pagare

I siti di news che si sono dedicati a chiedere dei contributi economici ai propri lettori senza introdurre dei paywall e mantenendo i propri contenuti aperti e gratuiti sono una minoranza, ma interessante all’interno del dibattito sul servizio pubblico del giornalismo e sulla sua accessibilità. Il caso internazionale più importante è probabilmente quello britannico del Guardian (in Italia ci ha investito il Post, e con minore priorità alcuni altri siti per cui però quei ricavi finora restano minoritari, come Open Linkiesta) e in questi casi diventa fondamentale la capacità di comunicazione verso i lettori di motivazioni o incentivi per sostenere il giornale senza esservi obbligati dal paywall. Il sito di NPR – il grande network di istituzione e servizio pubblici di radio statunitensi – ha adottato un messaggio che è stato commentato dal magazine online Nieman Lab per la sua scelta di rivendicare apertamente l’assenza di paywall come un merito da ricompensare (il Post aveva usato messaggi simili sin dalle sue prime campagne di abbonamento).

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