domenica 15 Gennaio 2023

Notizie che non lo erano

E in questo caso esemplari di un giornalismo che non è più abituato a dedicare del tempo non solo a impegnative investigazioni e verifiche sul campo, ma anche a controlli telefonici od online piuttosto sbrigativi. Il Foglio ha raccontato martedì come una notizia che aveva avuto spazio attenzioni su diversi quotidiani e siti il giorno prima – l’aumento del prezzo del diesel fino a 2 euro e mezzo – fosse infondata e ignota agli stessi benzinai.

“Nessuno – né i giornali che hanno amplificato la notizia, né i ministri che l’hanno presa sul serio, né i rappresentanti dell’opposizione che ne hanno fatto argomento di polemica contro il governo – si è preso la briga di verificarla. Eppure sarebbe stato semplice: sul sito del ministero delle Imprese (lo stesso dove alberga Mister Prezzi) vengono quotidianamente raccolti e pubblicati i prezzi dei carburanti in tutti gli impianti della Penisola . Chi ha scarsa dimestichezza con internet, poteva andare a verificare nella stazione di rifornimento più vicina. A ogni modo la risposta è la stessa: i prezzi che i consumatori pagano sono ben lontani dai 2,5 euro (lunedì nella maggior parte degli impianti, anche autostradali, si girava intorno agli 1,8-1,9 euro)”.

Un altro elemento della storia utile a capire meccanismi pigri nelle redazioni è quello che il Foglio aggiunge sulla fonte della notizia:

“Come spesso accade, i primi a parlarne sono stati quei burloni del Codacons , che hanno citato alcuni casi (nessuno dei quali, peraltro, arrivava a 2,5 euro). Si tratta di casi estremi, caratterizzati o da alti costi di logistica (le isole) o da elevati costi gestionali (gli impianti autostradali che devono versare le royalty ai concessionari dell’infrastruttura). E in ogni caso non si parla mai di self service, ormai la modalità prevalente, ma di servito. Ma il problema, in fondo, non è il Codacons che usa ogni occasione per ottenere un po’ di visibilità. Il  problema sono i giornali che danno spazio e credibilità al Codacons, senza sforzarsi di verificare le notizie”.

 

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