domenica 8 Giugno 2025

“Non vi lamentate del resto”

Antonello Guerrera, corrispondente da Londra del quotidiano Repubblica, si è arrabbiato su Twitter per come le notizie e i virgolettati propri di un suo articolo erano stati ripresi da altre testate senza citarne la fonte. La contestazione di Guerrera è molto chiara nel distinguere quello che è un abituale ruolo del giornalismo – riprendere e riferire informazioni rilevanti, anche quando provengono dai giornali stessi – da quello che è più scorretto: non citare la fonte quando queste informazioni sono il risultato del singolare lavoro di un giornale o un giornalista.
Non si ritiene naturalmente necessario citare la fonte di una notizia che sia di pubblica conoscenza, o che sia avvenuta in circostanze pubbliche, o che sia stata riferita da molte testate diverse. Ma attingere a informazioni ottenute in “esclusiva” (come si dice con espressione spesso inadeguata) richiede invece la correttezza di segnalare chi sia stato il responsabile di quell’impegno.
In questo caso quello che è avvenuto sta un po’ in mezzo, perché Guerrera ha raccolto delle dichiarazioni rese in pubblico ma sostiene di essere stato l’unico giornalista italiano presente e quindi l’unico ad averle riportate in italiano così come sono state riprese poi da altri: riconoscergliele sarebbe stata comunque la cosa più corretta.

“non voglio fare nomi perché non voglio scendere anche io nella pochezza. Eppure, senza @repubblica, quei colleghi, anche di altri giornali importanti, non avrebbero mai avuto accesso alle frasi di Fabregas, o perlomeno non così presto. Con la mia traduzione ovviamente, riportato in maniera integrale e fedele. Eppure, potevano riprendere anche tutte le frasi ovviamente. Ma per correttezza, e per rispetto professionale, bastava semplicemente aggiungere nel pezzo una riga:“…come riportato da @repubblica”. Poi, cari colleghi dall’Italia, non lamentatevi se i giornali perdono credibilità. O se ogni tanto vi capita di pensare di non avere il giusto riconoscimento per il vostro lavoro. Se sminuite il lavoro di un vostro collega che vai sui posti, per poi plagiarlo senza pietà, non vi lamentate del resto”.

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