domenica 5 Ottobre 2025
Il sito del magazine americano Wired ha raccontato il lavoro di uno “youtuber” americano che parla abitualmente di viaggi, e che si è trovato a documentare e mostrare le storiche proteste in Nepal delle scorse settimane. La storia è interessante perché – nelle parole stesse usate nell’articolo – mostra quanto la definizione di buon giornalismo prescinda da chi ne sia autore o autrice: il giornalismo è un servizio, non una professione.
“After he started filming the protests, Jackson said in his videos and on social media that he does not consider himself a journalist, just a tourist filming what’s around him. «I don’t know what constitutes journalism and what doesn’t. I could be filming temples and asking people about temples; is that journalism? I went into this with the intention of being a YouTuber. I don’t have a journalist visa. I don’t have a journalism degree»”.
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