domenica 29 Maggio 2022

Non decidi tu

proposito della capacità di autonomia e di indipendenza dei giornalisti nei confronti degli intervistati, c’è una esemplare storia americana dei giorni scorsi: un ex giocatore di baseball dei New York Yankees, Paul O’Neill, avrebbe dovuto essere intervistato per presentare il suo nuovo libro nel programma di una popolare radio newyorkese che si occupa soprattutto di sport. L’intervistatore Brandon Tierney, che era in onda prima dell’intervista programmata, aveva appena parlato di una polemica relativa a un recente litigio con accuse di razzismo tra due giocatori durante una partita di baseball, ed è stato avvisato che O’Neill non avrebbe accettato domande sulla polemica in questione. Allora ha annullato l’intervista: «Non posso avere Paul in trasmissione dopo che ne abbiamo parlato per un’ora e 35 e non chiedergli niente. È una schifezza. Detto con rispetto per Paul. Lo adoro. Davvero, è il mio secondo Yankee preferito di sempre. Ma abbiamo una responsabilità verso il programma».

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