domenica 7 Maggio 2023

Meno “clutter” sul Wall Street Journal

La direttrice del Wall Street Journal, Emma Tucker, ha comunicato alla sua redazione che non dovrà più utilizzare le abbreviazioni che indicano le varie categorie formali in cui sono registrate le aziende (Inc., Co., Corp., PLC, Ltd. e simili) ogni volta che vengono citate negli articoli del giornale. «Abbiamo deciso che il loro valore è minore del clutter che spesso creano» (“clutter” vuol dire confusione o disordine, ma con più concretezza: ammassi di cose che creano impiccio) ha scritto Tucker nella mail inviata lunedì, facendo notare come l’articolo del 16 marzo sul salvataggio della First Republic Bank includesse cinque denominazioni aziendali in un solo paragrafo, che appesantivano inutilmente la lettura.
Il Wall Street Journal era l’unico fra i principali quotidiani americani ad utilizzare le denominazioni aziendali, data la sua maggiore attenzione ai temi economici e societari. Anche il settimanale Barron’s, nato come testata satellite del WSJ, ha smesso da tempo di utilizzarle, salvo alcune eccezioni.

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