domenica 15 Giugno 2025
Venerdì mattina nessuno dei tre maggiori quotidiani italiani aveva un corrispondente dall’India per scrivere della notizia principale sulle prime pagine, l’incidente aereo ad Ahmedabad. La strage occupava naturalmente molto spazio, ma su Repubblica ne riferiva il corrispondente da Londra, sul Corriere della Sera gli articoli erano firmati da un giornalista esperto di aviazione che si trova in Italia, mentre la Stampa aveva coinvolto un collaboratore che vive in India e che solitamente non si occupa di cronaca ma di analisi e reportage (che nello stesso giorno aveva infatti scritto un commento di più ampio respiro anche su Repubblica).
Il Sole 24 Ore invece ha potuto pubblicare un articolo firmato da un corrispondente da Delhi, Marco Masciaga, che mantiene tuttora.
Trattandosi di un paese della dimensione e dell’importanza dell’India, il caso è stato piuttosto esemplare della forte riduzione di corrispondenti all’estero anche nelle grandi redazioni italiane, in questi decenni di interventi sui costi (tra l’altro l’India è una sede meno costosa rispetto ad altri paesi di simile importanza). Ma anche della possibilità di supplire parzialmente a queste limitazioni, possibilità offerta dalla disponibilità di informazioni online aggiornate da qualunque luogo del mondo.
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