domenica 29 Novembre 2020

Le rassegne stampa e il diritto d’autore

Alcuni siti di news e giornali hanno raccontato questa settimana un piccolo sviluppo che riguarda un pezzo dell’industria delle news molto ignorato dal grande pubblico ma con un suo cospicuo ruolo: le società di rassegne stampa, o media monitoring con termine più contemporaneo. Sono i servizi che vendono a clienti – di solito aziende o istituzioni pubbliche, ma anche privati di varie visibilità e notorietà – un lavoro quotidiano di raccolta degli articoli che li riguardino. Un tempo era un lavoro concentrato soprattutto sui quotidiani e compiuto manualmente, con sfoglio e ritaglio fisico di pezzetti di carta: oggi è diventato tutta un’altra cosa, con algoritmi e motori semantici che selezionano i contenuti richiesti con grande completezza e raffinatezza, e attingono anche ai più diversi spazi del web, social network compresi. E indirizzandosi anche verso un’analisi di “reputation” dei clienti e non solo di rassegna.
La più grande e famosa di queste aziende si chiama L’Eco della Stampa: un’altra grande è Datastampa, ma ce ne sono poi diverse altre.

Un ulteriore fattore di trasformazione in questi servizi è la sempre più insistente richiesta da parte degli editori dei giornali di ricevere una retribuzione per l’uso e la vendita dei loro contenuti: una questione non dissimile da quella che oppone i giornali a Google e alla sua distribuzione dei loro contenuti. Questa richiesta ha portato a risultati confusi negli anni passati: una società creata apposta dagli editori è riuscita a fare accordi con alcune aziende di rassegne stampa, che però sono stati rifiutati dalle due maggiori. Insoddisfatti, alcuni grandi giornali sono usciti da quel consorzio e hanno cominciato a trattare separatamente. Allo stesso tempo alcune testate hanno avviato contestazioni giudiziarie contro i servizi di rassegna stampa. Questa settimana c’è stato un piccolo accordo, ma che ancora una volta è solo un frammento di una questione che andrebbe trattata collettivamente e con scelte condivise.

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