domenica 25 Settembre 2022

Le cose cambiano, gli sguardi anche

Il Washington Post ha annunciato qualche settimana fa la chiusura del suo inserto cartaceo domenicale Outlook , dopo 68 anni: Outlook era nato per aggiungere letture diverse e più originali all’abituale contenuto giornalistico del quotidiano, che potevano essere storie o commenti più autoriali e personali, o reportage più narrativi, o altro ancora: un ibrido tra un magazine e una sezione delle opinioni. Nel raccontarne le gesta e salutare i suoi lettori, due dei suoi editor passati hanno spiegato così le ragioni per cui questo sarà l’ultimo numero.

“La decisione di chiudere la sezione Outlook , e di consolidare il giornalismo d’opinione nella sezione degli editoriali, dà la misura di quanto sia cambiato drammaticamente il business dei giornali nel suo cammino dalla carta al digitale.
Vent’anni fa l’edizione della domenica era la base della prosperità del quotidiano. Ne compravano una copia più di 900mila persone ogni settimana. Era affollato di pubblicità: inserti, pagine e pagine di annunci, e talmente tante inserzioni che le sezioni principali aggiungevano abitualmente pagine per ospitarle tutte. 
Outlook era un elemento vitale di quell’offerta domenicale, e al suo momento massimo veniva consegnato al 70% delle famiglie nell’area metropolitana di Washington. Nessun altro giornale si avvicinava a questi risultati in tutti gli Stati Uniti.
Oggi il 
Washington Post ha quasi tre milioni di abbonati paganti. L’edizione domenicale è acquistata da meno di 275mila persone. Questo articolo sarà letto soprattutto da quel pubblico della carta che invecchia e che diminuisce, e da lettori online che ci si imbatteranno mentre girano per la rete con i loro smartphone, tablet o computer portatili. Molti dei lettori del Washington Post nemmeno sanno che sia mai esistita, la sezione Outlook . Conoscono solo i diversi singoli articoli di Outlook che sono diventati virali. E le voci nuove e inedite che gli editor di Outlook scoprivano per primi oggi affollano internet, dove i social media offrono visibilità immediata a tutti.
[…] La “sezione delle idee” ha compiuto la sua missione, una missione progettata per un pubblico della carta. Ora il 
Washington Post gioca in un altro campionato, che impone nuove strategie. Ma dovunque andrà il suo giornalismo, lo spirito curioso di Outlook sopravviverà”.

Charlie è la newsletter del Post sui giornali e sull'informazione, puoi riceverla gratuitamente ogni domenica mattina iscrivendoti qui.