domenica 16 Gennaio 2022

Le accuse sulle presunte truffe INPS e i loro messaggeri

Due quotidiani, il Fatto e la Verità, hanno insistito ancora molto questa settimana sull’inchiesta che accusa il gruppo GEDI – editore di Repubblica e Stampa, tra le altre cose – di avere falsificato negli anni passati (quando la sua proprietà era ancora della famiglia De Benedetti, prima che venisse ceduto a quella Agnelli-Elkann) alcune pratiche amministrative per poter accedere a benefici fiscali e contabili da parte dell’INPS relativi a pensionamenti e rapporti di lavoro coi suoi dipendenti. La novità rispetto alla settimana scorsa è che Fatto e Verità hanno ricevuto le carte dell’inchiesta comprese alcune “intercettazioni” (ma vengono citate anche registrazioni in un ristorante, quelle che si chiamano “ambientali”) di conversazioni degli allora responsabili del gruppo editoriale, e le hanno pubblicate: sono più confuse e da contestualizzare anche del consueto, ma l’accusa riterrebbe che siano un elemento forte a proprio favore. Uno dei citati nelle carte (ma chi sia indagato non è spiegato) è diventato nel frattempo dirigente del personale al Sole 24 Ore dove, dice ancora il Fatto, si sta occupando di altri prepensionamenti e pensionamenti (nell’ambito di un esteso piano di riduzione di costi e persone in quel giornale, che comprende anche la cassa integrazione). L’inchiesta, ricordiamo, ha accuse simili anche per il gruppo RCS a proposito del Corriere della Sera.

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