domenica 11 Febbraio 2024

L’Atlantic e Yascha Mounk

L’ Atlantic ha comunicato di avere interrotto la collaborazione di Yascha Mounk con il sito e il giornale, dopo avere ricevuto e vagliato – in un tempo non immediato – le accuse di stupro contro di lui da parte di una giornalista.
L’ Atlantic è uno storico e illustre mensile statunitense progressista, e oggi soprattutto un sito web di news e opinioni, acquisito nel 2017 da una società di proprieta di Laurene Powell Jobs, vedova di Steve Jobs, e che in questi anni è stato protagonista di un raro e apprezzato successo di sostenibilità e rinnovamento.
Yascha Mounk è un suo frequente collaboratore e commentatore politico che negli scorsi anni ha acquisito una notevole notorietà anche internazionale (in Italia due suoi libri sono stati tradotti da Feltrinelli, e diversi suoi articoli sono stati pubblicati dai quotidiani Domani Repubblica: lo scorso giugno era stato ospite del podcast del Post che si chiama Globo): le sue opinioni più note e visibili in questi anni sono state di attacco ai populismi e di critica verso i rischi della cancel culture, cosiddetta, e di certe posizioni ” woke ” a sinistra.

Ad accusare Mounk è una scrittrice e giornalista, Celeste Marcus, che aveva raccontato un mese fa di una violenza subita nel 2021, in un post sul magazine online Liberties di cui è direttrice. Questa settimana Marcus ha pubblicato in un tweet la mail che aveva scritto contemporaneamente al direttore dell’ Atlantic rivelandogli che a violentarla sarebbe stato Mounk: nel tweet Marcus diceva di non avere osservato conseguenze della sua segnalazione. Poco dopo l’ Atlantic ha annunciato di “non avere pubblicato più niente del collaboratore dopo essere stati informati dell’accusa”.
Mounk ha definito l’accusa “categoricamente falsa”: la comunicazione dell’ Atlantic aggiunge che il giornale “seguirà eventuali sviluppi”, ma Marcus non ha presentato denunce, e la sospensione di Mounk è stata decisa in conseguenza delle sue accuse e richieste al giornale stesso.

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