domenica 13 Febbraio 2022

La consueta manciata di esempi

Le “accoppiate” di inserzioni pubblicitarie trasparenti e contenuti giornalistici dedicati all’inserzionista sono ormai legittimate estesamente sui quotidiani maggiori: come diciamo spesso, sono violazioni di etiche e di regole scritte che si spiegano con la vulnerabilità economica dei giornali e col crescente potere che le concessionarie di pubblicità hanno nelle scelte redazionali (l’esempio più palese è la assoluta mancanza di indicazioni della natura promozionale delle sezioni che Repubblica e Corriere della Sera chiamano “Le Guide” o “Eventi”). Questa settimana tra i casi più vistosi ci sono state le interviste di sabato all’amministratore delegato della banca Illimity a poche pagine di distanza dalle inserzioni pubblicitarie della stessa banca su Corriere della Sera e Sole 24 Ore (il gruppo GEDI ha scelto di intervistarlo sulla Stampa pubblicando le inserzioni su Repubblica): inserzioni e interviste dedicate allo stesso prodotto. Giovedì il Corriere della Sera aveva celebrato nelle pagine dell’Economia i risultati della banca Fineco, assiduo inserzionista negli stessi giorni.

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