domenica 19 Ottobre 2025
Il giornalista di cronaca nera Salvatore Garzillo ha raccontato – e disegnato – sul Post il lavoro suo e dei suoi colleghi nel seguire un’indagine di grandi attenzioni da parte dei media come quella sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco.
“I giornalisti “da riporto” sono quelli che non hanno una notizia esclusiva, in mancanza di una fonte valida, e che quindi seguono il collega che ha la dritta, che ha “la carta” (l’ordinanza, per esempio), che è amico di quel generale o di quel pm.
Sono come gli stormi di storni nei cieli di Roma: sono spettacolari per i loro movimenti repentini e compatti, tuttavia sai che produrranno molta cacca, quindi meglio stargli lontano o trovare un riparo per non sporcarsi.
Spesso non c’è dolo in questa incapacità, è il frutto della frenesia della fabbrica delle notizie che impedisce a tanti di formarsi su un tema, studiare una vicenda, specializzarsi in un settore. Oggi segui l’omicidio di un boss del narcotraffico e domani la signora salvata dal suo gatto mentre la casa andava a fuoco, il giorno dopo la scritta antisemita sul muro dell’università e quello successivo i trend della fashion week”.
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