domenica 22 Maggio 2022

La capacità di seduzione

Il maggiore cambiamento avvenuto nel mondo dell’editoria giornalistica negli ultimi cinque anni è stato la rinnovata possibilità di trovare sostenibilità economiche attraverso il contributo dei lettori: che si tratti di abbonamenti, membership, contributi, acquisti, i giornali disperati dal declino dei ricavi pubblicitari hanno incontrato un piccolo ritorno di disponibilità a pagare da parte dei lettori, disponibilità che era stata data per persa all’inizio del millennio e del dilagare delle offerte gratuite online. Ad aiutare questa piccola ma preziosa inversione di tendenza sono state anche nuove proposte di tutt’altra natura che hanno abituato le persone al formato dei pagamenti ricorrenti per servizi o contenuti, come Netflix, Spotify o Amazon Prime. Adesso, dopo alcuni anni di crescita di questa fonte di ricavo e di “fidelizzazione” dei lettori, i giornali hanno a che fare da qualche tempo con la scoperta che gli abbonati bisogna saperli conservare, e con la fatica da sovraccarico di informazione e tensione seguita a due anni di pandemia e tre mesi di guerra. La priorità di tutti è quindi ora convincere gli abbonati a non cancellare gli abbonamenti, e questo si ottiene trasmettendo la sensazione che gli abbonamenti siano preziosi e utili: mentre diversi studi mostrano che una sensibile quota di lettori iscritti o abbonati utilizza i contenuti e i servizi che paga con frequenza molto bassa. Quindi si tratta non solo di offrire contenuti e servizi convincenti, ma anche semplicemente di comunicarli capillarmente, renderne consapevoli gli utenti, che spesso hanno contezza di una quota ridottissima di ciò che pagano. Lo studio recente di un ricercatore olandese ha mostrato per esempio (studi di questo genere vanno sempre presi con prudenza, rispetto al loro valore universale) che 68 persone a cui era stato offerto l’abbonamento gratuito a un giornale per tre settimane non hanno scelto di proseguirlo a pagamento una volta terminato il periodo in cui ne hanno beneficiato: e con questo i limiti delle diffusissime offerte di abbonamenti gratuiti o molto scontati. È insomma un periodo complicato ma potenzialmente stimolante in cui non è solo questione di fare informazione percepita come di qualità ma anche di fare marketing efficace sulla percezione di quella qualità, e sul fatto che meriti di essere pagata.

Fine di questo prologo.

Charlie è la newsletter del Post sui giornali e sull'informazione, puoi riceverla gratuitamente ogni domenica mattina iscrivendoti qui.