domenica 12 Gennaio 2025

In un angolo dimenticabile di questa storia

Luca Sofri, peraltro direttore del Post, ha spiegato giovedì l’eccezionale condizione in cui si è trovato il giornale durante le tre settimane del sequestro di Cecilia Sala in Iran, e le scelte che ha fatto.

“La condizione ulteriormente particolare per il Post è stata che attraverso Daniele Raineri – compagno di Sala e giornalista del Post da quattro mesi, dopo alcuni anni a Repubblica e prima ancora un lungo periodo al Foglio – il Post ha avuto dal primo momento accesso a informazioni aggiornate su quello che stava succedendo, almeno per quanto era possibile sapere. Questo non solo ha messo Daniele in una situazione delicata rispetto al proprio doppio ruolo di famiglia dell’ostaggio e di giornalista (e il Post in un conflitto di interessi sulla divulgazione di informazioni), ma ha generato all’esterno la convinzione fondata che quello che avrebbe e che ha scritto il Post fosse più attendibile, di prima mano e garantito, nella vaghezza delle cose che venivano scritte. E ha fatto sì che persino ogni singolo tweet o impressione trasmessi all’esterno dalle persone del Post rischiassero di essere interpretati in maniere ambigue o equivoche, in quanto legati a una conoscenza o a un’agenda particolari”.

Sabato anche il Foglio ha condiviso – in un articolo più personale di Paola Peduzzi – le proprie riflessioni e scelte intorno al sequestro di Sala e al suo racconto da parte del giornale.

“Le risposte di questa nostra rete di sostegno e consigli al messaggio “she’s free” dell’8 gennaio sono la sintesi di quel che il Foglio ha fatto durante i 21 giorni della detenzione di Cecilia. Gliele ho raccontate, assieme agli incoraggiamenti, alle domande impossibili e ai piccoli momenti comici che inevitabilmente ci sono quando provi a spiegare agli americani come funzionano i media italiani, il silenzio, il rumore, il coordinamento, la fretta nel dare mezze notizie, lo sforzo di non darne nessuna pur avendola, l’uso dei virgolettati, la nostra responsabilità: abbiamo riso, sedute allo stesso tavolo”.

Charlie è la newsletter del Post sui giornali e sull'informazione, puoi riceverla gratuitamente ogni domenica mattina iscrivendoti qui.