domenica 18 Maggio 2025
È diventato ormai un format giornalistico che vale la pena registrare: il murale su un fatto della politica, spesso con accezioni umoristiche, “comparso” o “spuntato” su un muro di Roma (dove si trovano più fotografi e cronisti politici) e che i quotidiani usano per illustrare e vivacizzare le loro pagine della politica. Il meccanismo è soddisfacente per tutti: l’artista autore o autrice del murale sa che dedicandosi ai protagonisti della politica o ai temi dell’attualità otterrà questa visibilità, le redazioni hanno immagini che rimpiazzino le noiose foto dei politici, e il contenuto ammicca e coinvolge i lettori. Anche in questo – come per esempio nelle titolazioni coi giochi di parole, o spiritose – il ruolo del giornale si discosta un po’ da quello di informazione verso un modo più di intrattenimento per ottenere l’attenzione di chi legge.
(poi, il format successivo, complici le stupidità altrui, è “imbrattato il murale”: e anche qui gli imbrattatori contano sulla speculare visibilità del gesto)
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