domenica 16 Novembre 2025
Nel frattempo, dal punto di vista giornalistico, il Telegraph è stato all’origine della vicenda più clamorosa della settimana, per il business giornalistico internazionale: le dimissioni del direttore generale e di un’altra dirigente di BBC, la grande azienda pubblica di media e informazione britannica. È stato un articolo del Telegraph a rivelare le forzature in un servizio di BBC su Donald Trump, rivelazioni che hanno fatto precipitare le cose. Il Post ha raccontato tutta la questione:
“La BBC sta vivendo una delle peggiori crisi della sua storia recente. Le dimissioni di due dei suoi più importanti dirigenti, il direttore generale Tim Davie e la responsabile della divisione news Deborah Turness, sono il risultato dell’ultimo caso, quello legato al montaggio fuorviante di un discorso del presidente statunitense Donald Trump. Ma negli ultimi anni scandali e polemiche intorno all’emittente pubblica britannica sono stati frequenti, così come le accuse, provenienti soprattutto dalla destra britannica, di essere strutturalmente di parte e di proporre una visione del mondo troppo progressista e di sinistra”.
Giovedì BBC ha chiesto scusa a Trump per il montaggio ingannevole delle sue frasi il giorno dell’assalto al Campidoglio, ma ha insistito che le ipotesi di una richiesta di danni da parte dello stesso Trump non abbiano alcun fondamento. Venerdì Trump ha detto ad alcuni giornalisti che presenterà una denuncia chiedendo un risarcimento “tra un miliardo e cinque miliardi di dollari”. Nel frattempo il Telegraph ha raccontato che un simile montaggio scorretto era stato trasmesso anche in un altro programma di BBC.
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