domenica 7 Dicembre 2025

Il giornalismo indipendente, e volerlo davvero

Il New York Times ha pubblicato una sorta di intervista al proprio direttore, raccogliendo domande dai lettori. Ci sono molte risposte interessanti e utili a capire il lavoro del giornale, e un passaggio chiaro per spiegare l’approccio di questa direzione rispetto a scelte giornalistiche di cui Charlie ha parlato spesso in passato.

«La cosa più impegnativa di questo lavoro è fare un lavoro indipendente sulle notizie mentre alcuni lettori ne vogliono in realtà uno più di parte. Noi restiamo dedicati al giornalismo indipendente, liberi da legami con partiti politici, con aziende o con interessi privati, in un tempo in cui la partigianeria sembra più intensa che mai. Ma naturalmente i nostri lettori hanno le loro posizioni e le loro affinità, e alcuni vogliono più giornalismo che si allinei ai loro punti di vista. E per praticare un giornalismo indipendente devi avere le spalle larghe.
Io credo che la maggior parte dei lettori apprezzi la necessità di un giornalismo indipendente in una democrazia. Le democrazie funzionano su una condivisione comune dei fatti e della comprensione delle notizie, e hanno bisogno di mezzi di informazione rispettati sui diversi fronti. Ma non è sempre questo il messaggio che riceviamo dai critici più rumorosi» 
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