domenica 2 Ottobre 2022

Il giornalismo anche sulla moda

In Francia è stata presentata con una campagna pubblicitaria una nuova newsletter giornalistica – si chiama Glitz – dedicata al business della moda e del lusso, curata da un gruppo che già si occupa di reporting di inchiesta su altri temi assai più “da inchiesta” (servizi segreti, politica e poteri francesi): gli autori hanno spiegato al New York Times che la moda ha similitudini con questi contesti bisognosi di maggiore informazione accurata e indipendente, e che costruiranno una redazione di quindici persone con un investimento di qualche milione di euro.
“Ci siamo spinti nel lusso perché sembrava un settore fatto per noi: chiuso, governato da famiglie, con pochissime informazioni disponibili e un controllo ossessivo sulla reputazione. È il tipo di ambiente su cui andiamo forte. Per noi, è la stessa cosa di indagare su un colpo di stato in Mali o sullo spionaggio in Cina.
Abbiamo realizzato che praticamente ogni altro giornale ha legami, in un modo o nell’altro, con l’industria del lusso. E abbiamo pensato ci fosse spazio per occuparsene così come si farebbe con l’industria delle armi o farmaceutica”.

L’abbonamento a Glitz è piuttosto costoso e immagina clienti tra le aziende e gli addetti ai lavori: la newsletter ha messo online alcuni dei suoi primi articoli per dare un’idea del proprio lavoro, in francese e in inglese.

Charlie è la newsletter del Post sui giornali e sull'informazione, puoi riceverla gratuitamente ogni domenica mattina iscrivendoti qui.