domenica 27 Febbraio 2022

Il famigerato Sputnik

La guerra in Ucraina ha riportato grandi attenzioni sull’imponente opera di propaganda del governo russo in tutto il mondo. Nel campo dei giornali online uno dei suoi principali strumenti è il sito Sputnik, fondato nel 2014 (dopo l’annessione della Crimea) e erede della Rossiya Segodnya, principale agenzia di stampa del governo di Mosca. Sputnik ha versioni in 30 diverse lingue, compreso l’italiano: ha una sede centrale a Mosca, ma collaboratori sul territorio. Sputnik Italia ha un sito aggiornato quotidianamente e con un gran numero di articoli, non solo traduzioni di edizioni internazionali. La produzione originale di giornalisti con sede a Roma segue cronaca, politica e attualità in genere. Non è possibile risalire alla dimensione del suo pubblico e gli oltre 420 mila follower sui social vanno considerati in un contesto che vede la Russia come nota “creatrice” di profili falsi. In questi giorni Sputnik Italia presenta la guerra seguendo la narrazione ufficiale del Governo russo e riproponendo anche le sue “fake news”, come la richiesta di tregua dell’Ucraina e poi l’abbandono delle trattative degli stessi. Nei giorni precedenti all’invasione, definita sul sito “operazione speciale”, raccoglieva le smentite di Mosca e ospitava anche vignette che ridicolizzavano “l’ossessione americana”. In una intitolata “Aspetta e spera” un disperato Biden di fronte al calendario si chiedeva “Perché non hanno ancora attaccato?”.

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