domenica 26 Giugno 2022

I vivaci anni del New European

Il New European è un settimanale britannico che aveva fatto notizia al tempo della sua nascita nel 2016 perché fu un esperimento e un tentativo di aggregare la resistenza critica contro Brexit all’indomani del referendum che fece uscire il Regno Unito dall’Unione Europea: tentativo in buona parte fruttuoso, perché il giornale ottenne estesi consensi e vendite ed è riuscito – caso raro tra i nuovi progetti giornalistici cartacei – a stare in piedi finora. Oggi è di proprietà di un largo gruppo di soci che comprende l’ex CEO del New York Times e l’ex direttore del Financial Times , insieme ad Alastair Campbell (direttore responsabile ed ex portavoce di Tony Blair), riuniti un anno fa dal fondatore Matt Kelly – che ha la quota maggiore, del 40% – per acquistarlo dall’editore originale. Negli ultimi due anni ha fatto nuovi investimenti sul digitale ed è andato sotto di 150mila sterline nel 2021 – con una diffusione comunicata di circa 20mila copie – ma dovrebbe essere in pareggio nel 2022, dice Kelly.

Questa settimana il New European – che non raccoglie pubblicità – ha iniziato a vendere ai lettori quote della società, dandosi l’obiettivo di raccogliere almeno mezzo milione di sterline, obiettivo superato dopo due giorni. I soldi raccolti, ha spiegato Kelly, servono soprattutto a una campagna di comunicazione: “il New European è molto amato dai suoi lettori, ma poco conosciuto dagli altri”.

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