domenica 4 Dicembre 2022

I soldi pubblici

Il nuovo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che ha la delega per l’editoria, Alberto Barachini, ha riferito alla commissione Cultura della Camera sulla situazione dell’editoria giornalistica e sulle intenzioni del suo dipartimento. Barachini ha letto una lunga relazione. Nel frattempo è stato pubblicato l’intervento sul “Fondo straordinario per l’editoria”, ovvero i soldi che il governo ha deciso di attribuire al settore. Il sito Datamediahub ha spiegato con maggiore chiarezza a chi saranno destinati e come quei soldi.

“Quasi un terzo dei fondi [31.1%], pari a 28 milioni, è per il contributo straordinario sul numero di copie vendute nel 2021. È previsto un contributo di 5 centesimi per copia venduta, esclusivamente attraverso le edicole o i punti vendita non esclusivi, nel 2021. Il contributo in oggetto viene riconosciuto anche nell’ipotesi in cui le copie vengono cedute in abbonamento. Il requisito per accedere a questa tipologia di contributo per le imprese è l’inquadramento di almeno tre giornalisti ai sensi dell’articolo 1 del contratto nazionale di lavoro [quindi professionisti] e il possesso della regolarità contributiva e previdenziale. Il numero delle copie vendute è oggetto di certificazione. Ma non viene specificato come”.

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