domenica 20 Aprile 2025
Alcuni soci di minoranza (molto di minoranza) della società Caltagirone Editore hanno chiesto di revocare le cariche più importanti della società in considerazione di quelli che considerano una serie di fallimenti di bilancio e di descrizioni equivoche dei risultati (che chiamano “maquillage di bilancio”).
Caltagirone Editore – società la cui maggioranza è appunto della famiglia Caltagirone, di grandi potere e ricchezza nel settore immobiliare e nella finanza nazionale – possiede i quotidiani Messaggero, Mattino, Gazzettino, Leggo, Nuovo Quotidiano di Puglia e Corriere Adriatico.
“Ci troviamo una pessima gestione del ramo editoriale, con un margine operativo lordo di meno di un milione ed un reddito operativo negativo per diversi milioni, anche senza considerare le svalutazioni monstre delle testate effettuate per l’esercizio 2024. A fronte della riduzione dei ricavi nel 2024 sono invece aumentati sia i costi del personale che gli altri costi di esercizio e ciò risulta ancora più grave considerando che la riduzione dei ricavi è un dato “preannunciato” con largo anticipo al mercato considerando la costante diminuzione delle vendite dei quotidiani e quindi gli amministratori avrebbero dovuto non solo ridurre tali costi, ma anche in percentuale superiore alla riduzione dei ricavi . Questa pessima gestione va avanti da anni. Con l’esercizio 2024 e’ arrivata una catastrofica perdita di 4,5 milioni sul Messaggero. Come prima iniziativa e’ inevitabile la revoca per GIUSTA CAUSA quanto prima del Presidente e dell’Amministratore delegato del Messaggero. L’anno precedente una perdita già drammatica di oltre 2 milioni di euro. Quest’anno raddoppiata. Per il Mattino una perdita di 1,7 milioni. Sono risultati così PESSIMI che non si ritrovano in nessun’altra società del settore quotata”.
La richiesta “di revocare per giusta causa i vertici societari (Presidente dottoressa Caltagirone Azzurra e Vice Presidenti dottor Caltagirone Alessandro e dottor Caltagirone Francesco)” nasce dalla convinzione dei soci di minoranza che la remunerazione delle proprie quote venga danneggiata dalle scelte in questione, privilegiando altri interessi e retribuzioni dei soci di maggioranza.
“dobbiamo vedere un compenso al Presidente Azzurra Caltagirone di 700.000 euro. Una cifra PARI al margine operativo lordo dell’intero Gruppo Caltagirone Editore e superiore addirittura ai dividendi che il Cda vorrebbe proporre ai cinquemila Soci di minoranza”.
I destinatari della richiesta hanno risposto negativamente a tutte le richieste, che saranno discusse nell’assemblea del prossimo 5 maggio.
(Lunedì scorso la questione è stata raccontata in un articolo sul Fatto)
Charlie è la newsletter del Post sui giornali e sull'informazione, puoi riceverla gratuitamente ogni domenica mattina iscrivendoti qui.