domenica 20 Febbraio 2022

Gli articoli non firmati

Capita da molti anni che nuovi lettori si incuriosiscano della scelta del Post di non firmare la quasi totalità dei propri articoli, perché non è una consuetudine nei giornali italiani, mentre avviene in misure diverse nelle testate internazionali (spesso negli editoriali, come invece in Italia fa il Foglio; o in quasi tutto il giornale, come fa l’Economist). Il Post spiegò le ragioni in questo articolo tuttora valido: ma una ragione nuova l’ha aggiunta Domenico Quirico, esperto e ammirato inviato della Stampa, in un libro-intervista da parte di Tiziana Bonomo pubblicato alla fine dell’anno passato:
«ho sempre detto che l’unico modo per cancellare il narcisismo dei giornalisti è non firmare i pezzi. Ed ero disposto ad accettarlo. Secondo me il giornale perfetto è quello in cui non ci sono le firme perché a quel punto lì il narcisismo lo devi buttare via. Continui a scrivere come sei capace perché questo è il tuo mestiere. È l’etica del tuo mestiere. Però non ci sei più. Il narcisismo è risolto. Ma prova a dirlo ai miei colleghi».

(Nello stesso libro, a onor dei dissensi tra i consensi, Quirico è assai critico sulla scrittura giornalistica asciutta e limitata ai fatti e alla loro esposizione).

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