domenica 29 Giugno 2025

Gli amici cinesi

C’è un nuovo accordo tra un’agenzia di stampa italiana e una testata di informazione statale cinese, ovvero una struttura che fa capo a un governo autoritario e liberticida, e che esercita un proverbiale controllo sulla diffusione delle informazioni e un esteso lavoro di propaganda presso gran parte dei paesi del mondo, investendoci grandi finanziamenti.
Questa settimana è l’agenzia Italpress ad avere presentato un accordo con la società video CCTV+, posseduta dal gruppo editoriale e televisivo CCTV: alla presenza del vice ministro del Dipartimento della Propaganda della Repubblica Popolare Cinese e del ministro dell’Istruzione italiano Giuseppe Valditara. Un articolo del Guardian del 2018 descriveva simili accordi conclusi da CCTV come volti a “servire i fini ideologici” del partito comunista cinese. “Un’antica arma nell’arsenale di repressione cinese”, è la definizione di un rapporto di Freedom House. Molti suoi interventi censori e falsificatori sono stati rivelati negli anni passati.
I diversi accordi conclusi da CCTV con varie istituzioni italiane sono ogni volta presentati come un’occasione di promuovere contenuti e informazioni sull’Italia presso il pubblico cinese. Secondo l’articolo del Guardian, nei casi precedenti di accordi con paesi africani presentati con le stesse parole, “piuttosto che raccontare la storia locale, l’obiettivo principale è sembrato essere la promozione della forza cinese, della sua generosità e della sua centralità nelle vicende internazionali”.

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