domenica 16 Luglio 2023

Domani, la Verità e gli Emirati

C’è una storia un po’ confusa di una lobby che avrebbe influenzato il lavoro di alcuni giornali europei per promuovere gli interessi degli Emirati Arabi Uniti, storia affrontata per primo dal sito francese Mediapart. In un articolo di Domani di martedì scorso si racconta di quello che i documenti mostrano (e non mostrano) sul coinvolgimento del quotidiano la Verità in questa storia.

” I giornali sono stati quindi un elemento chiave nelle campagne che Mario Brero ha condotto per conto del governo degli Emirati Arabi Uniti. Sebbene il cuore dell’operazione si svolgesse su Internet, con le modifiche su Wikipedia, i social network e le banche dati internazionali, tutto partiva sempre da un articolo pubblicato dalla stampa tradizionale.

La citazione del giornale conosciuto era indispensabile per avviare la macchina del fango. I documenti dell’inchiesta Abu Dhabi Secrets – ottenuti da Mediapart e condivisi con Domani e il network di giornalismo investigativo Eic (European investigative collaboration) – raccontano quali sono stati i giornalisti che, in vari paesi europei, sono stati usati da Alp nelle operazioni pagate dagli Emirati.

In alcuni casi ci sono le indicazioni dei pagamenti, in altri i documenti provano solo che Alp diceva ad Abu Dhabi di essere riuscita a far pubblicare articoli utili alla campagna. Impossibile dire con certezza se Brero stesse millantando, oppure se davvero quegli articoli siano stati suggeriti da lui.

L’11 settembre del 2020 Alp scrive a Matar, l’agente dei servizi emiratini sempre in contatto con Brero. «Caro amico, buone notizie dall’Italia, abbiamo finalmente ottenuto la pubblicazione di un articolo. Il giornale La Verità, guidato da un direttore vicino all’ex premier Silvio Berlusconi, ha pubblicato oggi sull’edizione cartacea un articolo sullo scandalo rivelato dal Times».

Quel giorno in effetti su La Verità esce una pagina dal titolo: “Milioni dall’Europa alla ong accusata di aiutare terroristi e aiutare gli ebrei”. Il pezzo, firmato da Francesco Borgonovo, riprende quanto pubblicato un paio di mesi prima sul Times. Il quotidiano britannico aveva svelato che Heshmat Khalifa, allora numero uno di Islamic Relief Worldwide, grande ong internazionale islamica, qualche anno prima aveva pubblicato sui social network messaggi in cui paragonava gli ebrei a «scimmie e maiali».

Come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, quella notizia in realtà era stata trovata dalla Alp, che l’aveva poi veicolata al Times grazie a Lorenzo Vidino, ricercatore italiano pagato dalla stessa agenzia svizzera d’intelligence come consulente.

Due mesi dopo, La Verità pubblica un pezzo sulla vicenda aggiungendo un tassello: i finanziamenti a fondo perduto che la Islamic Relief aveva preso dall’Ue negli anni precedenti. Nella mail inviata all’agente Matar, Alp fa notare che l’articolo della Verità «si conclude spiegando la necessità di interrompere i finanziamenti alla ong da parte della Ue»”.

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