domenica 10 Marzo 2024

Con poco rischio

Per i mezzi di informazione italiana affrontare gli eventi che avvengono in luoghi dai fusi orari molto diversi è sempre stato complicato: con tutte le innovazioni tecnologiche di questi decenni, gli umani continuano a fare le cose soprattutto di giorno, che si tratti di cose che diventano notizie, o di riferire quelle notizie. La maggior tempestività di internet ha messo ulteriormente in difficoltà il ruolo dei quotidiani e le loro scelte su cosa far trovare ai lettori la mattina quando la notte sarà già successo qualcos’altro: si escogitano formule interlocutorie, si fa più tardi che si può nel “chiudere” il giornale, si cerca di approssimare senza correre troppi rischi di sbagliare, ma l’uscita digitale la sera non aiuta. Questa settimana c’è stato il caso particolare delle primarie americane del Super Tuesday, il cui risultato era piuttosto atteso e prevedibile: e quindi la scelta di Domani è stata di mettere in prima pagina e all’interno la vittoria di Donald Trump e la fine delle ambizioni di Nikki Haley (“Il Super Tuesday conferma la candidatura di Trump e segna la fine di Nikki Haley”) già all’ora della pubblicazione intorno alle 22, quando del Super Tuesday era passata appena una metà e la gran parte degli elettori doveva ancora votare.

(c’è un grande repertorio di vecchi aneddoti, nel giornalismo musicale, sulle recensioni di importanti concerti scritte prima della fine dei concerti – per via dei tempi di chiusura dei giornali – e poi smentite dai fatti: con canzoni non eseguite o imprevisti non citati)

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