domenica 24 Aprile 2022

Come altro chiamarli

Il settimanale americano New Yorker ha raccontato un account di Twitter che raccoglie le formule artificiose usate nell’informazione anglofona per aggirare la paura delle ripetizioni di soggetti. È una debolezza che è ancora più familiare nella lingua italiana, figlia di un terrorismo scolastico sulle ripetizioni, e che ha creative applicazioni soprattutto nel giornalismo sportivo e in quello musicale: il primo è il maggiore utilizzatore di formule auliche per definire le provenienze geografiche (“la squadra partenopea”, “la compagine scaligera”), mentre nel secondo esiste una ammiccante esibizione gergale fatta di “la band di Athens”, “il molleggiato”, “i quattro di Liverpool”, eccetera. Ma la ricerca di rimpiazzi che nessuno userebbe parlando riguarda tutta la scrittura giornalistica, e anche quella in inglese, con estese riflessioni .

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