domenica 30 Marzo 2025
Esasperato dalla stupidità di una domanda, un anziano politico italiano ha risposto goffamente e infantilmente a una giornalista televisiva e le ha incredibilmente preso in mano una ciocca di capelli. Due giorni dopo un importante responsabile del partito di governo ha proclamato che non avrebbe parlato coi giornalisti fino a che tra loro ci fosse stato “questo pezzo di merda”, riferendosi a un giornalista che di recente ha avuto grandi visibilità per aver pubblicato in un libro le chat private tra i leader di quel partito. Passano altri due giorni e un conduttore televisivo suggerisce nel suo programma di “andare a fare in culo” a due colleghi.
Intanto negli Stati Uniti (vedi sotto) importanti leader dell’amministrazione hanno coperto di insulti il direttore di un giornale colpevole di avere rivelato la sciatteria e l’inadeguatezza della loro gestione di segreti militari nazionali.
Questa è una newsletter sul dannato futuro dei giornali e cerca di occuparsi di scenari e tendenze di maggior respiro, ma quando le piccole stupidità, le piccole vanità, le incapacità di tenersi a bada dei singoli umani affollano il presente con tanta frequenza, diventano a loro volta uno scenario e una tendenza. E abbassano l’asticella per tutti, contagiando, stabilendo modelli di comportamento, legittimando reazioni equivalenti e ulteriori perdite del senso della misura. Il declino degli standard di intelligenza, qualità umana e culturale, rispetto e dignità è un fattore che influisce su tutto, e anche sul dannato futuro dei giornali.
Fine di questo prologo.
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